“Palestre piacentine in regola: ingiusto chiudere per colpa di altri”
20 Ottobre 2020 04:00
Il monito del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha fatto sorgere più di qualche dubbio nei lavoratori del settore: “Palestre e piscine rimangono aperte, ma chi non si adegua entro sette giorni sarà costretto a chiudere”.
“Chiuderà chi non rispetta le regole oppure tutta la categoria?”. E’ la domanda che si stanno ponendo in queste ore i proprietari delle varie palestre e piscine piacentine, decisamente preoccupati dall’idea di una nuova chiusura.
“Siamo al paradosso – commenta Rinaldo Lusardi, titolare di “Le Club” di via Cantarana. – Le palestre non a norma, infatti, dovevano essere già chiuse dopo i controlli di questi mesi. Noi, ad esempio, abbiamo conservato il verbale delle forze dell’ordine, che certifica come l’impianto sia perfettamente sicuro. Che senso ha minacciare l’ennesima chiusura per i centri come il nostro?”.
“Termoscanner in grado di rilevare la temperatura corporea all’ingresso, attrezzi distanziati, mascherine rigorosamente obbligatorie fra un esercizio e l’altro e costosi macchinari per la sanificazione. Sono solo alcune delle misure di sicurezza che abbiamo adottato così come credo quasi tutti i centri d’Italia – ha aggiunto Daniele Bavagnoli, titolare della palestra “Acrobatic Fitness” di via Cantarana. “E’ stato speso un mucchio di soldi per rendere sicuri al 100% gli ambienti, senza contare il danno economico che il lockdown degli scorsi mesi ci ha arrecato. Adesso non riusciamo a comprendere questa nuova minaccia da parte del governo: basta con la regola del ‘per colpa di uno ci vanno di mezzo tutti’. Infine mi permetto di sottolineare come l’attività fisica sia essenziale per la creazione di difese immunitarie naturali, utili anche a proteggersi dai virus. Chiudendo le palestre si arrecherebbe un danno enorme anche alla salute dei cittadini”.
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