Gazzola si conferma il comune piacentino più ricco. Ultimi Morfasso e Zerba
22 Ottobre 2020 11:35
Con 27.758 euro, Gazzola si conferma il comune piacentino con il più alto reddito medio pro capite. Seguono Gossolengo con 24.891, Rivergaro con 24.764 e Piacenza con 24.348.
Quelli più poveri sono invece Morfasso con 14.331 euro di media per abitante, Zerba con 14.575 e Farini con 15.022. In generale, tutti i comuni montani sono nettamente sotto la media provinciale, che è di 22.406 euro di reddito medio pro capite.
Lo rivela un’analisi dell’Ufficio Statistica della Provincia di Piacenza, che ha elaborato i dati del ministero dell’Economia e delle Finanze, in particolare analizzando i redditi imponibili (derivanti da lavoro dipendente, da lavoro autonomo e dell’impresa, da pensioni, da fabbricati, ecc.) aggiornati all’anno fiscale 2018 (dichiarazioni Irpef 2019).
Nel nostro territorio i contribuenti erano a quella data 211.713 ed avevano generato un reddito di 4 miliardi e 744 milioni di euro, pari dunque ad un importo pro capite di 22.406 euro.
IL REDDITO IMPONIBILE DEI PIACENTINI
“Sebbene tale valore risulti leggermente inferiore al dato medio emiliano-romagnolo (22.546 euro) – spiega lo studio – Piacenza si colloca comunque all’interno del gruppo delle province della “Via Emilia” con i più alti livelli di reddito procapite, staccando sensibilmente quelle della Romagna, ed evidenziando inoltre un differenziale positivo di quasi il 10% rispetto alla media italiana, attestata più sotto a 20.799 euro. Molto buona è stata la dinamica del reddito nel 2018, a conferma del trend ascendente sperimentato nell’ultimo periodo, con Piacenza che mette a segno un +3,6% sull’anno precedente, superiore al +3,4% dell’Emilia-Romagna e al +3,2% dell’Italia. Andamento crescente anche nel medio-lungo periodo (interrotto solo nel passaggio dal 2011 al 2012), con un valore che da meno di 20mila euro nel 2007 arriva ai circa 22.500 nel 2018, e con un tasso di incremento complessivo (+12,4%) più elevato di quello regionale (+11,0%) e nazionale (+11,6%)”.
Analizzando i vari ambiti del territorio piacentino, si osserva che al capoluogo Piacenza fanno riferimento il 35,7% dei contribuenti (circa 75.500) e il 38,8% del reddito imponibile 2018 a livello provinciale (1,84 miliardi di euro), mentre l’insieme degli altri comuni di pianura rappresenta rispettivamente il 35,0% (74.100 contribuenti) ed il 34,0% (1,61 miliardi). I comuni della fascia collinare incidono invece con una quota attorno al 20% per entrambe le variabili (44.300 contribuenti e quasi un miliardo di euro di imponibile). Le dichiarazioni IRPEF provenienti dai residenti nei comuni di montagna sono infine l’8,4% (17.700), a cui corrisponde una percentuale di imponibile del 7,0% (332 milioni di euro).
Il reddito medio pro capite risulta più elevato nel capoluogo – 24.348 euro – che non nei restanti comuni di pianura (media: 21.758 euro) e in quelli di collina (21.653 euro), mentre l’imponibile medio dei contribuenti localizzati nel territorio montano (dove la popolazione è caratterizzata da una più alta incidenza di anziani e quindi di redditi da pensione) è di 18.748 euro, circa un quarto in meno di quanto si rileva a Piacenza città.
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