Rifiuti abbandonati e sporcizia: le segnalazioni frequenti dei piacentini
05 Novembre 2020 04:00
Ben trecento segnalazioni nell’arco di un semestre, di cui 127 (il 42 percento) a proposito di rifiuti e sporcizia. I piacentini non hanno dubbi: i problemi della città riguardano soprattutto le discariche a cielo aperto, l’immondizia gettata in mezzo alla strada, le aree pubbliche non pulite e la gestione dei cassonetti da migliorare. È il quadro che emerge dalla relazione tecnica sulla sperimentazione del progetto “Segnala Qui” nel periodo gennaio-luglio del 2020. Una piattaforma digitale fruibile in un’apposita sezione del sito www.comune.piacenza.it, lanciata dal vicesindaco Elena Baio e finanziata con un canone annuo di circa seimila euro: lo scopo è quello di raccogliere le istanze della popolazione, per esempio su cartelli stradali, malfunzionamento di semafori, rifiuti abbandonati, mancata raccolta di deiezioni canine, animali infestanti, allagamenti, mezzi abbandonati, fontanelle, furto di defibrillatori e non solo.
STATISTICHE – Dopo la categoria di “rifiuti e pulizia” in testa alla classifica, ecco al secondo posto le segnalazioni per “cartelli e semafori” (113, cioè il 38 percento). In quattro casi, gli utenti hanno lamentato la manomissione o il furto di defibrillatori. Diciannove le istanze per le fontane e diciotto quelle per i veicoli abbandonati. Nessun cittadino ha richiesto l’intervento dei tecnici in cimiteri e bagni pubblici.
A fronte di questa gran mole di segnalazioni (più di una al giorno) gli uffici ne stanno tuttora gestendo 92, mentre 73 sono state risolte, 102 non rientravano nelle competenze comunali, 25 verranno considerate in futuro e otto sono state ritirate dai piacentini.
L’allerta Covid ha comportato un’inevitabile riduzione degli “sos” inviati dai piacentini. Nei prossimi mesi, la giunta Barbieri darà il via alla seconda fase della sperimentazione, sempre con l’obiettivo di “migliorare la risposta al cittadino, il quale riceve un riscontro qualunque sia l’esito finale”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE