Da oggi Piacenza è in zona gialla: in vigore il nuovo decreto, coprifuoco dalle 22.00 alle 5.00
06 Novembre 2020 00:05
Coprifuoco dalle 22 alle 5, bar e ristoranti chiusi alle 18, autocertificazione per gli spostamenti e didattica a distanza nelle scuole superiori. A partire da oggi (6 novembre) Piacenza entra in zona gialla. È infatti in vigore l’ultimo decreto del Governo Conte (fino al 3 dicembre) che prevede una serie di limitazioni anti-Covid in base alle zone geografiche del Paese. Quella dell’Emilia Romagna, e quindi della nostra provincia, è stata ritenuta a basso rischio (a differenza della vicina Lombardia, in zona rossa, alla quale è vietato accedere, se non per motivi di lavoro, salute o emergenza).
Ecco cosa si può o non si può fare.
COPRIFUOCO – Dalle 22 alle 5 del mattino sono consentiti solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, di necessità o salute (certificate tramite l’autodichiarazione). Le persone con infezione respiratoria caratterizzata da febbre (maggiore di 37,5 gradi) devono restare a casa e contattare subito il proprio medico curante.
ATTIVITÀ COMMERCIALI – I pubblici esercizi, come bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, sono aperti dalle 5 alle 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone, salvo che siano tutte conviventi. È consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto. La ristorazione con asporto è possibile fino alle 22, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Il delivery non ha limiti di orario. Restano consentite le attività delle mense e del catering continuativo su base contrattuale. Le altre attività commerciali al dettaglio si possono svolgere liberamente fermo restando il rispetto della distanza interpersonale, gli accessi dilazionati e il rispetto dei protocolli di sicurezza. Nessun limite orario anche nelle aree di servizio e rifornimento carburante lungo le autostrade, negli ospedali e aeroporti. Sono garantiti anche i servizi bancari, finanziari e assicurativi, l’attività del settore agricolo e agroalimentare. Sospesa l’attività di sale giochi e scommesse, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente, sale bingo e casinò. Nel weekend (tutte le giornate festive e prefestive) sono chiusi i negozi presenti all’interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole.
MUSEI – Sono sospesi le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura.
TRASPORTO PUBBLICO – Su bus e treni la capienza massima scende al 50 percento.
SCUOLA E CONCORSI – Nelle scuole superiori la didattica a distanza passa al 100 percento in tutto il territorio nazionale: per quelle dell’Emilia-Romagna vuole dire lezioni esclusivamente da remoto, visto che la Dad qui era fissata al 75%. Resta salva la possibilità di attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per assicurare l’effettiva inclusione degli alunni con disabilità o bisogni educativi speciali. Il nuovo Dpcm mantiene in presenza per le Regioni classificate in zona gialla l’attività didattica ed educativa delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, ma con uso obbligatorio della mascherina fatta eccezione per i bambini con meno di sei anni e le persone con patologie incompatibili. Saranno invece totalmente a distanza le attività formative e curriculari delle Università, ad eccezione di quelle del primo anno di studi e di laboratorio. Sospesi anche i viaggi di istruzione e le uscite didattiche. E lo è anche lo svolgimento delle prove concorsuali, ad esclusione dei casi in cui la valutazione sia effettuata solo su base curriculare o per via telematica.
RSA E PRONTO SOCCORSO – L’accesso di parenti e visitatori alle Residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani e persone con disabilità è limitato ai casi indicati dalla direzione sanitaria, che è tenuta ad adottare le misure necessarie a prevenire forme di trasmissione dell’infezione. E’ anche previsto il divieto di permanenza nella sala di attesa dei Pronto soccorso per gli accompagnatori dei pazienti.
SPORT – Sono ammesse le attività di tipo riabilitativo e terapeutico fornite da piscine, centri benessere e termali, così come quelle rientranti nei livelli essenziali di assistenza. È consentito svolgere attività motoria e sportiva all’aperto o nelle aree attrezzate dei parchi pubblici, nel rispetto del distanziamento interpersonale di almeno un metro e due metri rispettivamente. Restano consentiti gli eventi sportivi di interesse nazionale così come verranno definiti in un atto del Coni – sia per quanto riguarda gli sport individuali che di squadra – ma senza la presenza di pubblico. A porte chiuse anche le sessioni di allenamento degli atleti -professionisti e non- che partecipano a tali competizioni.
FIERE E MANIFESTAZIONI PUBBLICHE – Sono sospesi i convegni, i congressi ad eccezione di quelli che si svolgono a distanza. Stop anche sagre e fiere. Vietate anche le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto comprese quelle conseguenti a cerimonie civili e religiose. Nelle abitazioni private è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi. L’accesso ai luoghi di culto è ammesso solo con misure organizzative tali da evitare assembramenti, così come per le funzioni religiose.
MASCHERINE – È obbligatorio avere sempre con sé dispositivi di protezione delle vie respiratorie, indossarli nei luoghi al chiuso diversi dalle abitazioni private e in tutti i luoghi all’aperto a eccezione dei casi in cui sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. Sono escluse le persone che stanno svolgendo attività sportiva, i bambini di età inferiore ai sei anni, le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché per coloro che per interagire con i predetti versino nella stessa incompatibilità.
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