“A Piacenza intitolare un parco al magistrato Borrelli”: coro di no
16 Novembre 2020 19:07
“Un servitore dello Stato in un periodo tormentato della vita pubblica”. Così Christian Fiazza (Pd), durante il consiglio comunale di oggi convocato nell’ex chiesa del Carmine, ha motivato la proposta di intitolare un parco al magistrato Francesco Saverio Borrelli, deceduto l’anno scorso, a capo della procura di Milano per oltre un decennio, simbolo del pool di “Mani Pulite” che nel 1994 decretò il crollo della cosiddetta “prima Repubblica”. La mozione della minoranza (sottoscritta anche da Giulia Piroli, Giorgia Buscarini, Samuele Raggi, Roberto Colla e Luigi Rabuffi) è stata bocciata dal consiglio comunale di Piacenza, con 22 voti contrari.
Per Michele Giardino (gruppo misto) “intitolare un’area pubblica a Borrelli è un atto prematuro e la mozione del Pd è un’infantile reazione all’idea di dedicare una via a Craxi, discussa e bocciata la scorsa settimana”. Francesco Rabboni ha espresso il voto contrario di Forza Italia anzitutto a causa della “poca pertinenza di Borrelli con il territorio piacentino” e poi per le “scelte controverse del magistrato”. Secondo Gian Paolo Ultori (Liberali) “Borrelli ha rappresentato una forma di potere ingiusta”. No secco all’intitolazione di un’area verde al magistrato anche da parte di Andrea Pugni (M5s), che si è detto “contrario alla commemorazione di un giustizialismo esasperato”.
NUOVI REGOLAMENTI COMUNALI – Il consiglio comunale, inoltre, ha approvato il nuovo regolamento per il rilascio delle autorizzazioni al funzionamento, per la concessione dell’accreditamento e per il controllo nei servizi educativi per la prima infanzia, da zero a tre anni. Gli emendamenti presentati al documento tecnico (passato con 24 voti favorevoli) sono stati dodici, di cui tre non ammessi, cinque approvati e quattro respinti. Non sono mancate le polemiche tra maggioranza e opposizione: “Il centrodestra non è intervenuto in aula, non ha nemmeno letto il regolamento”, ha attacco il capogruppo del Pd Stefano Cugini. Pronta la replica di Gian Carlo Migli (Fratelli d’Italia): “Abbiamo approfondito il testo, decidendo di affidarci al parere dei funzionari e di rispettare la posizione dell’assessore al welfare Federica Sgorbati“. Via libera anche al regolamento per la disciplina della coprogettazione fra amministrazione comunale, enti del terzo settore e associazioni di volontariato. “Questi due documenti – ha commentato Massimo Trespidi (Liberi) – danno finalmente una cornice chiara a un settore importante”.
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