Sciopero lavoratori Enel: “Turni estenuanti, servono assunzioni”
19 Novembre 2020 11:00
“Troppi straordinari, disorganizzazione e turni di reperibilità nel caos”. È la situazione denunciata dai sindacati Cgil, Cisl e Uil negli stabilimenti piacentini di Enel Distribuzione, a causa della “forte carenza di personale”. Secondo i rappresentanti dei lavoratori Massimo Tarenchi, Gian Carlo Barbieri e Fabrizio Pelosi, infatti, le centrali del nostro territorio – attive per la fornitura dell’energia elettrica – necessiterebbero di una ventina di operatori in più. Una richiesta sollevata durante lo sciopero convocato stamattina (19 novembre) davanti alla sede di via Della Giovanna a Piacenza. “Oggi, a livello locale – spiegano i sindacalisti – i dipendenti di Enel Distribuzione sono circa 280, a fronte dei continui tagli perpetrati negli ultimi anni. Nello stabilimento di Castel San Giovanni, tanto per fare un esempio, i lavoratori sono passati da 52 a due nell’arco di poco tempo”.
“Il rischio – proseguono i referenti di Cgil, Cisl e Uil – è che scelte sbagliate, che nulla hanno di industriale, finiscano per favorire soltanto il business a scapito del servizio elettrico del Paese. Nonostante la carenza di personale, i lavoratori e le lavoratrici di E-Distribuzione si sono fatti carico di questo servizio essenziale, nel silenzio e nel disinteresse generale, in primis della politica. Straordinari, turni di reperibilità estenuanti e ripetuti, a scapito anche della sicurezza sul lavoro, organici ridotti all’osso e mancanza di programmazione dei carichi di lavoro insostenibili”. I sindacati, quindi, rivendicano “assunzioni per dare risposte concrete, il mantenimento in azienda delle attività principali e il blocco dell’utilizzo eccessivo e non concordato degli appalti, oltreché un piano di investimenti che riporti il Paese al centro dell’azione economica di Enel Distribuzione, nata e sostenuta da capitali italiani”.
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