Vendita alle farmacie di mascherine mai arrivate, truffa da 25mila euro
20 Novembre 2020 18:45
Truffavano farmacie vendendo mascherine inesistenti. Un imbroglio fruttato a due presunti “mercanti di mascherine” anti Covid 19”. Il fatto che vede protagonisti un milanese e un bergamasco con “base” a Piacenza era avvenuto mesi fa e dell’inchiesta che ha portato alla denuncia dei due uomini si è occupata la magistratura piacentina che l’altro giorno ha chiuso le indagini del caso. L’ammontare della truffa secondo gli accertamenti della procura sarebbe di circa 25 mila euro.
I due avrebbero proposto alla vendita mascherine ffp2, quelle di tipo chirurgico con tanto di guanti. Gli imbrogli erano stati perpetrati ai danni di farmacie in Piemonte e in Lombardia. Complessivamente i due presunti truffatori avevano raggirato cinque farmacie vendendo a ciascuna di loro mascherine e guanti in lattice per migliaia di euro. Ad essere prese di mira farmacie di Torino, Lodi, Milano e Novara. L’indagine, di cui si sono occupate le forze dell’ordine di queste città, è poi convogliata a Piacenza e gli accertamenti sono stati coordinati dal sostituto procuratore Ornella Chicca. Le indagini del caso sono state fatte a Piacenza, perché i due truffatori avevano utilizzato come base la nostra città. Una base fittizia. Proprio a Piacenza infatti i due presunti imbroglioni avevano aperto presso la filiale di un istituto di credito un conto corrente.
Secondo la ricostruzione accusatoria della magistratura i due uomini avrebbero utilizzato il conto corrente “piacentino” per ottenere i versamenti per le mascherine, che non hanno mai consegnato. In sostanza il milanese e il bergamasco proponevano alle farmacie a prezzi molto bassi migliaia di mascherine. I farmacisti che accettavano questa proposta indirizzati dai due falsi mercanti finivano per pagare un anticipo sulle forniture. Anticipo che attraverso un bonifico veniva versato sul conto corrente piacentino e rapidamente incassato dai due malfattori. Una volta incassato l’anticipo sulle forniture promesse i due imbroglioni scomparivano dalla circolazione. Non rispondevano più alle mail o ai messaggi telefonici, tantomeno alle telefonate. Il loro cellulare diventava poi irraggiungibile e i due finivano per scomparire nel nulla. Le denunce dei farmacisti e le indagini delle forze dell’ordine hanno però finito per rintracciare e consegnare alla giustizia i due uomini.
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