“Picchiata e rinchiusa in casa”: chiesti due anni e mezzo per un 29enne
23 Novembre 2020 18:07
Due anni e mezzo di pena sono stati richiesti in tribunale per un 29enne di origini marocchine accusato di maltrattamenti nei confronti della convivente italiana di 33 anni. I fatti sono avvenuti a Piacenza nel 2012. La donna ha accusato il compagno di averla maltrattata e rinchiusa in casa. Il pm Monica Bubba ha avanzato la richiesta di pena mentre l’avvocato difensore, Zaira De Biasi ha richiesto l’assoluzione motivata da contraddizioni nel racconto della donna.
Nella giornata di oggi, 23 novembre, in tribunale si è svolta anche la prima udienza del processo nei confronti di un uomo albanese accusato di maltrattamenti nei confronti della moglie connazionale. L’uomo è stato arrestato all’inizio del 2020. La coppia viveva in bassa Val Trebbia insieme ai figli. La donna ha raccontato di essere stata picchiata anche con un bastone e di essere andata diverse volte in pronto soccorso. A inizio anno aveva deciso di denunciare le violenze subite e andarsene di casa insieme ai figli. Nei confronti dell’uomo era stato emesso un divieto di avvicinamento che è stato violato quando ha scoperto dove era andata a vivere la moglie. L’imputato si era presentato davanti a casa e quando la donna è uscita l’ha strattonata e le ha danneggiato il telefono. L’episodio portò all’arresto dell’albanese finito a processo. Nella prima udienza sono stati ascoltati la moglie, la figlia e un carabiniere intervenuto.
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