E’ scontro sul corso socio sanitario serale. Gilda: “Politica vuole negarlo”
24 Novembre 2020 13:15
La pandemia da Coronavirus ha fatto emergere una certezza: il sistema sanitario necessita di più personale. Va in questa direzione la volontà di attivare un corso serale ad indirizzo socio sanitario. Un progetto che però, proprio a causa dell’emergenza in atto, resterà, per il momento solo un’idea. Una condizione che non va giù alla “Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma” che “ritiene incomprensibile l’atteggiamento della politica piacentina che, trasversalmente, vuole negare all’Istituto Romagnosi Casali di realizzare il corso. Eppure – si legge nella nota del sindacato della scuola – si tratta di un percorso d’istruzione che servirebbe ad incrementare un ambito professionale che è tra quelli di cui il nostro territorio necessita, ciò dovrebbe essere una priorità. L’emergenza Covid ha fatto drammaticamente emergere che c’è penuria di un certo tipo di figure professionali eppure la politica locale, pur non negando la valenza della proposta, indugia e rinvia piegandosi a “direttive” giunte dai vertici dell’Ufficio Scolastico Regionale (Ministero dell’istruzione) e dalla Regione. La conferenza provinciale di Coordinamento, che è un organo consultivo, ha espresso parere favorevole seppur con il voto contrario di molti amministratori locali di varia tendenza politica, compresi i rappresentanti di Provincia e Comune di Piacenza. Favorevolmente si sono espressi i rappresentanti del corpo scolastico. Riteniamo poco condivisibile il dissenso che è stato espresso dall’Ufficio Scolastico di Piacenza e Parma, ente che ha ricevuto l’ordine di seguire questa linea dai superiori uffici i cui vertici sono di diretta nomina politica”.
Il Consiglio provinciale dovrà esprimersi definitivamente il prossimo 30 novembre, la Gilda degli Insegnanti come ha già fatto durante la conferenza provinciale, tramite il suo coordinatore di Piacenza e Parma Salvatore Pizzo, invita “i decisori politici piacentini e non a rivedere le loro posizioni”.
Accuse respinte in modo deciso dal presidente della Provincia Patrizia Barbieri: “La posizione non è quella che sta dicendo Gilda, noi siamo partiti da una valutazione fatta dal Provveditorato regionale, il quale dice che, per quanto riguarda i corsi serali, c’è sicuramente bisogno di fare una mappatura a 360 gradi di quelli che sono i reali bisogni del territorio. Siamo d’accordo che si investa su una ulteriore formazione serale, ma vi è la necessità di un approfondimento in relazione alle esigenze, al fine di strutturare bene questi tipi di corso.
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