Aziende agricole, nove lavoratori non in regola e tre sfruttati. Irregolarità nell’edilizia
11 Dicembre 2020 11:07
Quattro morti in agricoltura e uno nel settore dell’edilizia, nel 2020. Sono i numeri emersi durante l’Osservatorio per la sicurezza sui luoghi di lavoro che si è svolto stamattina, 11 dicembre, in Prefettura, coordinato dal Prefetto Daniela Lupo. Al tavolo erano presenti i rappresentanti di Ausl, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Inps, delle Organizzazioni imprenditoriali e delle Organizzazioni Sindacali. In prima battuta, sono stati analizzati i dati forniti dall’Ausl e dall’Ispettorato, con particolare riguardo agli incidenti mortali dai quali emerge che per l’agricoltura si sono verificati 4 decessi, di cui due legati al ribaltamento del trattore.
CAUSE DEGLI INCIDENTI – “Principalmente in realtà imprenditoriali medio piccole, incidenti gravi in agricoltura derivano dal mancato corretto utilizzo dei dispositivi, come le cinture di sicurezza e l’adeguamento delle cabine, che richiedono la massima sensibilizzazione degli operatori economici, anche nell’utilizzo dei fondi ad hoc previsti” – si legge nella nota della Prefettura. L’ispettorato, da parte sua, ha comunicato che nel primo semestre nel settore dell’agricoltura si sono registrare quattordici ispezioni e sono risultate irregolarità in sette casi. E’ stato accertato anche un imponibile evaso – riferibile a contributi e premi Inps e Inail – per oltre 50mila euro ed in ragione delle violazioni emerse, sono state comminate sanzioni amministrative per quasi 8mila euro.
LAVORATORI NON IN REGOLA – Dai controlli sono risultati non in regola nove lavoratori, mentre sono state riscontrate forme di sfruttamento nei confronti di tre lavoratori. Situazioni che sono state denunciate alla competente autorità giudiziaria. Il direttore dell’Ispettorato, in relazione alle richieste di iscrizione alla rete agricola di qualità presso la cabina di regia nazionale, ha dato atto che sono state verificate tredici posizioni di aziende piacentine e che tutte sono risultate regolari. Il Prefetto ha condiviso con i componenti del tavolo come “sia fondamentale proseguire in una sempre più pregnante azione di informazione, per rafforzare la cultura della sicurezza, coinvolgendo gli studenti delle scuole di secondo grado, ma anche gli stessi operatori economici” e, a tal proposito, si ipotizzano azioni di monitoraggio di irregolarità non emerse e di divulgazione dei contenuti normativi, con l’organizzazione di attività formative nei primi mesi del 2021.
SITUAZIONE EDILIZIA – Lo scorso 3 dicembre, si è fatto il punto sulle casistiche dell’incidentalità inerente al settore dell’edilizia. L’incontro, presieduto dal Prefetto, ha visto la partecipazione di Ausl, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Inail, Associazioni datoriali ed Organizzazioni Sindacali. Anche in quell’occasione sono stati esaminati i dati relativi all’incidentalità che, alla data del 31 ottobre 2020, ha fatto registrare nell’edilizia cinque incidenti gravi di cui un mortale. L’attività di controllo dell’Ausl nello stesso periodo aveva permesso di controllare 175 cantieri; a seguito delle verifiche sono stati adottati 33 verbali con prescrizioni di cui principalmente riconducibili a violazioni inerenti la sicurezza ovvero l’organizzazione aziendale o alla non conforme predisposizione di misure preventive contro la caduta dall’alto. L’Ispettorato del Lavoro ha rappresentato che, alla data del 30 giugno 2020, ha effettuato 59 accessi in edilizia ed in 40 casi sono emerse irregolarità con la conseguente irrogazione di sanzioni di natura prevenzionistica. Dal confronto è emerso che le situazioni di maggior criticità sono quelle legate alla caduta dall’alto e al non corretto uso di attrezzature di lavoro all’interno dei cantieri, dovuto principalmente a carenze organizzativi.
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