Strade Sicure: il Genio pontieri di Piacenza alla guida in Emilia Romagna
17 Dicembre 2020 17:13
Solo pochi mesi fa il Secondo reggimento genio pontieri di Piacenza aveva lasciato il Comando dell’operazione Strade sicure di Milano in Lombardia e ora assume quello dell’Emilia Romagna. Piacenza non è tra le città coinvolte nell’operazione. Alcuni militari del reggimento piacentino sono appena rientrati dal Modenese dove hanno soccorso la popolazione coinvolta dall’esondazione del Panaro.
Il colonnello Roberto Gabrielli comandante del 121° reggimento artiglieria contraerea “Ravenna” di Bologna, ha ceduto il comando del raggruppamento “Emilia Romagna”, nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”, al colonnello Federico Collina, comandante del 2° Reggimento genio pontieri di Piacenza. Sotto la guida del colonnello Gabrielli, i 187 soldati provenienti dal 121° reggimento e dal 6° reggimento logistico di Supporto Generale dell’Esercito di Budrio, hanno eseguito, nel corso dei sei mesi d’impiego, numerose attività di controllo del territorio nelle principali città dell’Emilia Romagna in concorso con le Forze dell’Ordine.
“Il supporto fornito nella vigilanza di siti Istituzionali, luoghi artistici, sedi diplomatiche, porti, aeroporti, stazioni ferroviarie e metropolitane, luoghi di culto e siti di interesse religioso, in stretto coordinamento con le prefetture, ha permesso di raggiungere risultati nella prevenzione della criminalità – si legge nella nota dell’Esercito – A seguito dell’emergenza sanitaria, dovuta alla diffusione del Covid19 gli assetti impiegati nell’operazione, hanno subito una pronta rimodulazione, garantendo un fondamentale contributo nei controlli per il rispetto delle normative governative atte a contenere la propagazione del virus. I soldati impiegati nell’operazione “Strade Sicure” dal 2008 ad oggi hanno collaborato con le Forze dell’ordine nell’ottica di aumentare la percezione del livello di sicurezza da parte della popolazione nonché per contrastare attivamente la criminalità e possibili atti terroristici. Gli uomini e le donne dell’esercito Italiano continuano a servire il Paese in silenzio, garantendo una presenza capillare sul territorio nazionale nel pieno rispetto dei motti #NoiCiSiamoSempre #DiPiùInsieme”.
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