I sanitari: “Non abbassare la guardia contro il virus”. Pagani non si ricandida
08 Gennaio 2021 22:30
Si riparte dalla sanità. Così è iniziato il 2021 negli studi di Telelibertà da cui è stata trasmessa nella serata di venerdì 8 gennaio la prima puntata di questo nuovo anno di “Nel Mirino”. La trasmissione, condotta dal direttore di Telelibertà e Liberta.it, Nicoletta Bracchi, ha visto intervenire il presidente dell’Ordine dei medici di Piacenza Augusto Pagani e una rappresentanza degli organi direttivi delle residenze per anziani, disabili e comunità di accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Nello specifico si è trattato degli amministratori unici di Asp Città di Piacenza e Asp Azalea Eugenio Caperchione e Francesco Botteri e del coordinatore dell’istituto Emilio Biazzi di Castelvetro Nicola Pisaroni.
La serata è partita con un breve bilancio tracciato da Pagani sui suoi nove anni di presidenza: “Si è trattato di un’esperienza gratificante – spiega –. Finisco questo terzo mandato con la consapevolezza che non mi ricandiderò, ma cercherò di dare il mio contributo, pur senza fare il presidente”. Rispetto a dieci anni fa, ha evidenziato Pagani, “la professione è diventata più rosa perché i due terzi dei neolaureati sono donne e anche l’età media si è abbassata, dato che fino a qualche anno fa il 30 per cento dei medici aveva dai 50 ai 55 anni”.
Venendo all’oggi, la trasmissione ha offerto agli ospiti l’occasione di affrontare il tema dei vaccini e dei contagi: “Occorre non abbassare la guardia – continua Pagani –; da questa epidemia abbiamo imparato che il coordinamento fra le varie specialità del sistema sanitario e assistenziale è la strategia vincente”.
A fargli eco è stato Caperchione: “Nella nostra Asp il personale sanitario ha iniziato oggi a fare le vaccinazioni e continuerà la settimana prossima: ha aderito il 95 per cento – spiega –; rispetto al passato la situazione è molto cambiata”.
Concorde anche Botteri: “Per noi le risorse umane e sanitarie sono sempre state fondamentali e la pandemia ci ha mostrato la necessità di proteggerle – spiega –. La situazione è migliorata, in marzo ci si muoveva senza diagnosi certe, oggi all’Albesani abbiamo iniziato le vaccinazioni a cui aderisce la maggior parte degli operatori”.
A chiudere è stato Pisaroni: “Inizialmente il virus ci ha colto impreparati – ricorda –; oggi le cose vanno meglio, le vaccinazioni sono iniziate e l’adesione da noi è alta”.
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