Si cerca la variante inglese del Covid a Piacenza. Tamponi inviati ai laboratori
20 Gennaio 2021 00:05
La variante inglese del Covid è alle porte di Piacenza e forse ha già valicato il confine. Nei giorni scorsi, infatti, si è registrato il primo caso nella provincia di Cremona, dove un uomo è risultato positivo al Coronavirus, e le successive analisi genetiche sul campione prelevato, hanno confermato la presenza della temuta variante. Proprio il 19 gennaio, il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Piacenza, ha inviato a un laboratorio specializzato, le analisi effettuate su alcuni pazienti piacentini, per verificare la presenza della mutazione. Il nuovo ceppo, individuato nel Regno Unito, è già presente in Italia, e preoccupa soprattutto per l’alto tasso di contagiosità. “Abbiamo inviato i campioni di alcuni piacentini e attendiamo i risultati – spiega Marco Delledonne, direttore del Dipartimento – ma in questo momento siamo allarmati anche per il diffondersi della variante brasiliana, considerata più aggressiva”.
Intanto, sul fronte vaccini anti-Covid, le novità delle ultime ore non fanno ben sperare. La Pfizer ha “tagliato” la fornitura di altre migliaia di dosi: “A questo punto stiamo puntando ad effettuare almeno il richiamo per quei cittadini che hanno ricevuto la prima vaccinazione, altrimenti sarà stato tutto inutile – spiega Delledonne – noi siamo pronti a somministrare fino a 3mila dosi al giorno grazie al centro di vaccinazione anti-Covid allestito nell’ex arsenale di Piacenza, a cui si aggiungeranno quattro strutture a Castel San Giovanni, Fiorenzuola, Bettola e Bobbio”.
La lotta al Covid passa anche attraverso i contatti delle persone positive al virus: “Purtroppo chi risulta contagiato è sempre più reticente a comunicare all’Ausl i nominativi dei contatti stretti. Noi comprendiamo le problematiche legate alle quarantene, ma solo isolando le persone a rischio possiamo arginare i contagi”- conclude Delledonne.
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