Impianti da sci ancora chiusi, oggi al Penice sulle piste in forma di protesta
15 Febbraio 2021 11:05
“Una presa in giro. Non saprei come altro definirla. Oltre al danno di aver perso il 100 per cento della stagione invernale, siamo venuti a sapere solo poche ore prima di riaprire che in realtà rimarremo ancora chiusi, dopo che avevamo impiegato settimane per mettere a norma l’impianto. Cambiare idea così è una cosa impensabile”.
E’ l’amaro commento di Andrea Sala, titolare delle sciovie e direttore della scuola di sci Passo Penice, alla decisione di Roberto Speranza di prorogare la chiusura degli impianti da sci fino al 5 marzo (primo atto del ministro della salute nel nuovo governo Draghi). Una decisione che ha scatenato una vera e propria bufera, dato che l’ordinanza è arrivata il giorno prima della tanto attesa riapertura, che nelle zone gialle (quindi Emilia Romagna compresa) era prevista proprio questa mattina.
“Già da questo pomeriggio – prosegue Sala – erano attese diverse scolaresche provenienti da tutta la Val Trebbia, da Ottone a Travo. I trasporti erano già organizzati, con il 50 per cento della capienza e tutto il resto. Le famiglie avevano prenotato da giorni, noleggiando l’attrezzatura necessaria per la settimana bianca. E ieri sera ecco arrivare questa doccia fredda. Per noi, che siamo una piccola realtà che cerca in tutti i modi di mantenere viva la montagna sia d’estate che d’inverno è una mancanza di rispetto assoluta”.
Così come in tante altre parti d’Italia, anche al Penice si terrà una sorta di protesta pacifica, per manifestare contro la decisione del governo: “Presi dallo sconforto – spiega Sala – ieri sera i nostri maestri di sci hanno deciso di scendere sulle piste. Oltre al weekend avrebbero dovuto lavorare anche durante la settimana, visto il numero di prenotazioni. Sinceramente non sappiamo a cosa andremo incontro. Speriamo solo che questi famosi ristori siano proporzionati alla perdita economica”.
Discorso diverso, invece, per quanto riguarda il rifugio “Le Vallette” di Ceci (nel comune di Bobbio): “Il nostro – spiega Mattia Pasquali dello Sci Club Bobbio – è un impianto di sci di fondo che, a differenza dello sci alpino, è considerato uno sport individuale. Mantenendo le dovute distanze, quindi, non dovrebbero esserci problemi”.
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