Bancarotta Safwood, chieste 5 condanne. “Spariti 31 milioni di euro”
17 Febbraio 2021 00:05
Cinque richieste di condanna, con pene pesanti, che vanno da tre a nove anni, ma anche tre richieste di assoluzione. E’ l’ultimo atto del processo Safwood, l’azienda dichiarata fallita nel 2011 che aveva sede a Montale ed era specializzata nella commercializzazione del legno e dei suoi derivati.
Otto gli imputati, a quattro dei quali viene contestata l’associazione a delinquere: secondo l’accusa, a partire dal 2006 avrebbero commesso più frodi fiscali a carattere transnazionale e distratto un ingente patrimonio dalla società. Da qui il reato di bancarotta fraudolenta. “Uno dei processi più articolati e lunghi fatti a Piacenza”, ha esordito il pubblico ministero Antonio Colonna, che all’epoca coordinò le indagini della guardia di finanza e ieri, 16 febbraio, ha parlato cinque ore per illustrare la prima parte della sua requisitoria, che richiederà almeno un’altra udienza.
Lo scandalo scoppiò nell’ottobre 2010 quando le fiamme gialle alzarono il velo su un giro di fatturazioni gonfiate che, attraverso un complesso sistema di intermediari internazionali, avrebbe avuto lo scopo d’ingannare il fisco.
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