Piacenza resta in zona arancione. Da oggi in vigore il Dpcm del premier Draghi
06 Marzo 2021 11:57
L’Emilia Romagna ha sfiorato la zona rossa ma, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, il ministro della Salute Roberto Speranza, ha firmato l’ordinanza per il proseguimento della zona arancione già in vigore da due settimane. Un provvedimento che vale solo per le province di Piacenza, Parma e Ferrara, perché da giovedì 4 marzo, Modena e Bologna, con ordinanza della Regione, sono diventate zone rosse e Reggio Emilia arancione scuro. Ieri sera inoltre, il presidente della Regione Stefano Bonaccini, ha fatto sapere che, da lunedì 8 marzo, andranno in zona rossa anche le province della Romagna, quindi Rimini, Forlì-Cesena e Ravenna. Nella nota si legge che il provvedimento è adottato “per fronteggiare la diffusione dei contagi, che continua ad aumentare a causa delle nuove varianti, anche fra giovani e giovanissimi, e proteggere la rete ospedaliera, dove sono in costante aumento i ricoveri sia nei reparti Covid che nelle terapie intensive”. In regione Emilia Romagna ieri si è registrato il record di contagi: 3.200
A Piacenza e provincia dunque per il momento proseguono le restrizioni in atto finora, tra le quali, scuola in presenza al 50 percento alle superiori, bar e ristoranti chiusi. L’asporto è consentito fino alle 18, dopo è possibile la consegna a domicilio. I negozi sono aperti, chiusi i centri commerciali nei weekend. Chiusi cinema, teatri, musei, palestre e piscine. Ci si può spostare dal proprio comune di residenza solo per lavoro, salute, necessità. Chi vive in un comune fino a 5mila abitanti può spostarsi entro i 30 km dal proprio comune ma non può recarsi nei capoluoghi di provincia. I sindaci possono applicare in ogni momento misure più restrittive. A Podenzano il sindaco ha chiuso i parchi per sicurezza.
Oggi, 6 marzo, entra in vigore il primo Dpcm del premier Mario Draghi che proseguirà fino al 6 aprile. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5, divieto di spostamento tra le regioni fino al 27 marzo salvo comprovati motivi di salute, lavoro o urgenza. Ci si può recare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in fascia gialla o arancione. Per le regioni in zona gialla dal 27 marzo riaprono cinema e teatri e musei anche nel fine settimana. Nelle zone rosse chiudono anche i parrucchieri.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE