“Condotte violente e prive di valenza sindacale”, ventinove indagati e due arresti
10 Marzo 2021 16:20
Ventinove indagati, ventuno perquisizioni e sette misure cautelari, di cui due arresti domiciliari e cinque divieti di dimora in provincia di Piacenza. Sono i provvedimenti adottati nei confronti di esponenti del sindacato Si Cobas e del collettivo Controtendenza ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di resistenza aggravata a pubblico ufficiale, lesione personale aggravata e violenza privata. I fatti contestati riguardano gli scontri che si sarebbero verificati nella notte dell’1 febbraio nei pressi del magazzino Tnt –Fedex di Piacenza. Perquisizioni e arresti sono stati compiuti dalla polizia di Stato in un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica. E proprio il Procuratore Capo Grazia Pradella spiega: “Si tratta di condotte particolarmente violente e che avevano un trend di pericolosità in crescita, quindi è stato assolutamente opportuno l’intervento delle forze dell’ordine e anche la risposta giudiziaria di fronte a comportamenti violenti e assolutamente privi di ogni valenza sindacale. Tanto è vero che i sindacati che hanno sempre mantenuto un dialogo aperto e leale con la con la Tnt, come la Cisl per esempio, hanno con forza stigmatizzato il comportamento di questi soggetti”.
La questura in una nota aggiunge: “Gli indagati hanno risposto al tentativo delle forze dell’ordine di rimuove il blocco dei mezzi pesanti con una fitta sassaiola che ha provocato il ferimento di tre agenti della Polizia di Stato” . Gli investigatori stanno provvedendo ad effettuare la notifica delle violazioni della normativa anti-Covid per un totale di 13.200 euro, in quanto la manifestazione è stata realizzata dopo l’orario di coprifuoco e ha provocato assembramenti.
“Noi abbiamo tenuto conto – spiega il questore Filippo Guglielmino – che si è tenuta una manifestazione non autorizzata dove si sono tenuti comportamenti violenti. Inoltre è stato violato il Dpcm che prescrive, dalle 22 alle 5 blocco, il divieto di spostamenti”.
Immediata la reazione dei lavoratori appartenenti al sindacato Si Cobas che si sono dati appuntamento nei pressi del parcheggio di viale Malta, il 10 marzo, intorno alle 10.00 per un presidio sotto le finestre della Questura che è proseguito fino alle 12.
Ruben Mongiovì, rappresentante dei Si Cobas spiega: “Dovrebbero ringraziare il fatto che esista un sindacato che tutela i diritti dei lavoratori invece di trattarci come criminali”.
Il sindacato Si Cobas ha inviato un comunicato stampa relativo alla vicenda: “Lo scopo è quello di colpire la punta più avanzata del movimento che più sta dando filo da torcere ai padroni, e screditare l’unica voce fuori dal coro che si sta levando contro il clima di “unità nazionale” e di pacificazione sociale di cui il governo Draghi è espressione” Il sindacato annuncia la preparazione di una manifestazione per sabato 13 marzo alle 14.30.
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