Chiappa: “In un anno a Piacenza negozi chiusi 120 giorni”. Salta lo sbaracco
14 Marzo 2021 00:01
“Dallo scoppio della pandemia, praticamente un anno fa, i pubblici esercizi piacentini sono rimasti chiusi in media 120 giorni. Se a questo aggiungiamo che l’80% dei commercianti è insoddisfatto dei ristori arrivati fino ad ora, potete immaginarvi il nostro umore dopo aver appreso che da lunedì abbasseremo le serrande per chissà quanto tempo”.
E’ preoccupato Raffaele Chiappa, presidente di Unione Commercianti Piacenza, lo sono anche gli esercenti di città e provincia, che da lunedì 15 marzo (esclusi i negozi considerati di “prima necessità” come alimentari, farmacie, elettronica, ferramenta, edicole, profumerie, tabaccai, giocattolai e vivai) con il passaggio dell’intera regione a zona rossa dovranno chiudere.
Il tutto a pochi giorni dallo “sbaracco”, fissato nella nostra città il 21 e il 28 marzo. “Ovviamente – ha proseguito Chiappa – con il passaggio in zona rossa lo sbaracco salterà, anche perché i negozi maggiormente interessati da questa iniziativa, come abbigliamento, calzature e accessori, non sono considerate attività essenziali e dunque non potranno rimanere aperte. Si potrebbe pensare, nel caso in cui uscissimo dalla zona rossa, ad uno sbaracco in forma ridotta durante i giorni della settimana. Ma per il momento è tutto ancora prematuro”.
Infine, un pensiero torna ai ristori: “Se non dovessero arrivare in breve tempo – conclude Chiappa – ma soprattutto se non dovessero rivelarsi adeguati alle perdite subite, per i commercianti la situazione sarebbe davvero dura”.
IL SERVIZIO DI MARCELLO TASSI
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