Alla “Duemiglia” il quaderno della comunicazione ridà la parola a nonno Giuseppe
16 Marzo 2021 00:04
Può capitare che a seguito di un incidente o di una malattia una persona anziana perda la memoria di buona parte del suo vocabolario e sia costretta a esprimersi con grande fatica. È il caso di nonno Giuseppe, ospite del Centro residenziale per anziani “Duemiglia” di Piacenza, gestito dal gruppo Sereni Orizzonti.
Colpito qualche tempo fa da un ictus, è rimasto lucido ma purtroppo impossibilitato a parlare come un tempo. Per risolvere questo problema l’animatrice Giulia Damoni ha deciso di ricorrere alla Comunicazione aumentativa e alternativa (Caa), nata proprio per aiutare le persone che hanno bisogni comunicativi complessi.
Anche grazie alla collaborazione di altri ospiti della struttura, è stato così realizzato “su misura” un particolare quaderno della comunicazione, dotato di scompartimenti colorati con strisce di velcro sulle quali sono stati incollati diversi pittogrammi: rappresentano verbi, azioni, bisogni o dolori fisici scelti con Giuseppe in base ai suoi bisogni e che sostituiscono le parole che purtroppo non è più in grado di pronunciare.
“Questo strumento è semplice ed efficace al tempo stesso – spiega Damoni -. Messi uno vicino all’altro, i pittogrammi compongono frasi di senso compiuto. Con il signor Giuseppe ci esercitiamo quattro volte a settimana e ormai è pronto a usarlo in autonomia. Si tratta di un risultato importante, che gli consente finalmente una vera interazione con tutti gli altri ospiti. Per questo siamo già pronti ad adottare la Caa per altri casi simili in tutte le altre strutture di Sereni Orizzonti”.
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