Soccorritori piacentini a Bologna: “Sirene in strada e paura negli occhi della gente”

26 Marzo 2021 16:09

La paura negli occhi della gente, il suono assordante delle sirene nelle vie della città. A Bologna nel marzo 2021 si respira l’atmosfera di Piacenza un anno fa, quando il Covid nel giro di pochi giorni, stravolse la vita del territorio. Nel marzo 2020 in soccorso alla provincia di Piacenza arrivarono, oltre agli ospedali emiliano romagnoli che accoglievano i pazienti, anche le ambulanze dalle altre città per supportare i trasferimenti dei malati. Una situazione che da diverse settimane si è ribaltata.
Flaviano Giovanelli, 58enne piacentino, da 16 anni in forza alla Croce Bianca di Piacenza, è tra i volontari che hanno dato la disponibilità per aiutare la popolazione di Bologna in piena emergenza Covid. Giovedì 25 marzo, insieme a un collega volontario, Giovanelli è partito alle 6 per Bologna, il turno dura fino alle 18. Alla Bravo 101 sono assegnati dalla Pubblica Assistenza Città di Bologna i trasferimenti dei pazienti non Covid tra i vari ospedali. In media ogni turno ne vengono effettuati circa sei.

“Ci sono tante ambulanze in giro e si sentono molte sirene – racconta Giovanelli – il problema è ancora serio qui. Sembra Piacenza lo scorso anno. La gente ha paura. Ci trattano in modo meraviglioso, sono gentili, pazienti e ci ringraziano perché veniamo da un’altra città per aiutarli. Moralmente ci aiutiamo a vicenda ma quando andiamo a casa la sera non è facile staccare la spina”.

“Sappiamo bene cosa vuol dire l’emergenza Covid, per questo abbiamo dato la disponibilità di un mezzo ogni giorno ma in alcuni casi ne abbiamo mandati anche tre – spiega il coordinatore di Anpas Paolo Rebecchi -. Lo scorso anno eravamo noi a chiedere aiuto, eravamo in grande difficoltà e le Anpas della regione ci hanno dato una mano. Per ora abbiamo dato disponibilità fino al 15 aprile”.

IL SERVIZIO DI NICOLETTA MARENGHI

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