Caldo sopra le righe e zero precipitazioni a marzo: l’allarme di Coldiretti
30 Marzo 2021 12:25
Caldo sopra la norma e assenza di precipitazioni per tutto il mese di marzo – la media mensile sarebbe di 77 millimetri ma per ora siamo a zero e le previsioni per i prossimi giorni danno asciutto almeno fino a Pasqua – stanno facendo salire la preoccupazione degli agricoltori, in parte mitigata dalle riserve di acqua che le abbondanti nevicate invernali hanno contribuito ad alimentare. Il primo trimestre del 2021 chiude quindi con 140 mm di pioggia, rispetto ad una media degli anni scorsi di 220 millimetri.
Ma non è solo una questione di acqua, perché c’è anche il caldo sopra le righe – ieri le medie erano attorno ai 24 gradi – ad impensierire.
Due fattori – il caldo fuori stagione e la penuria di precipitazioni – che stanno mandando in secca il Po, sceso ai livelli idrometrici della scorsa estate, “quando invece le coltivazioni hanno bisogno di acqua per crescere”, è l’allarme lanciato dalla Coldiretti.
A Piacenza il grande fiume è a -0,16 metri, quindi sotto lo zero idrometrico, ma al Ponte della Becca nel Pavese è già a -2,66 metri, praticamente lo stesso registrato all’inizio di agosto nel 2020.
Con i livelli cala anche la portata, scesa per la prima volta quest’anno sotto la soglia dei mille metri cubi al secondo, con un -24% rispetto alla media del periodo.
Situazione idrica di profondo rosso anche per i fiumi dell’Emilia Romagna, tutti abbondantemente sotto la media mensile – spiega Coldiretti –e nel piacentino sono partite le irrigazioni di soccorso su cipolle, mais e frumento.
L’aumento degli eventi climatici estremi – continua la Coldiretti – con sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal maltempo alla siccità ha modificato soprattutto la distribuzione sia stagionale che geografica delle precipitazioni.
Per risparmiare acqua e aumentare la capacità di irrigazione Coldiretti ha elaborato un progetto che prevede la realizzazione di una rete di piccoli invasi con basso impatto ambientale che consente anche di risparmiare il 30% di acqua per l’irrigazione, diminuire il rischio di alluvioni e frane, e garantire la disponibilità idrica in caso di incendi, e adeguati stoccaggi per le produzioni idroelettriche green.
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