Psicologi contro la frase di Draghi: “Prima obbligati al vaccino, poi offesi”
10 Aprile 2021 00:17
E’ bufera anche nel Piacentino per la frase finita sotto accusa del Premier Mario Draghi: “Bisogna smettere di vaccinare psicologi di 35 anni, platee di operatori sanitari che si allargano con che coscienza?” ha detto il Presidente del Consiglio. Di fatto accusandoli di aver avuto una corsia preferenziale a discapito di anziani e persone fragili. Lo scoppio della pandemia e il prolungarsi delle restrizioni sociali, oltre ai cambiamenti degli stili di vita e delle dinamiche lavorative, hanno fatto aumentare in modo esponenziale le problematiche a livello della psiche. Molti cittadini sono alle prese con stress, ansia e attacchi di panico. Gli psicologi rappresentano una categoria sanitaria che gioca un ruolo chiave nella gestione di questo fenomeno e che cercano di farlo in totale sicurezza per i pazienti. Proprio per questo motivo sono stati compresi nel Decreto che li obbliga a vaccinarsi contro il Coronavirus. Ma ieri sera il presidente del Consiglio Mario Draghi si è lasciato andare ad una gaffe che ha suscitato scalpore e rabbia: “Non ci stiamo ad essere additati come furbetti del vaccino” – risponde Gabriele Raimondi, presidente dell’Ordine degli Psicologi dell’Emilia-Romagna – voglio sperare che si sia trattato di un macroscopico scivolone del quale si vorrà scusare con tutti i colleghi e con i cittadini ai quali garantiamo ogni giorno il dovuto supporto psicologico”. Solo in Emilia-Romagna, gli iscritti sono 8mila, di cui oltre 300 solo nel Piacentino e più di mille sono dipendenti pubblici per la maggior parte impegnati nelle Ausl. Molti altri operano in istituti scolastici, nelle RSA e in associazioni e contesti in cui vengono a contatto con soggetti particolarmente fragili, anche a seguito degli effetti economici e psicologici della pandemia. “Il 1 aprile è uscito il Decreto che impone l’obbligo della vaccinazione per tutti i professionisti sanitari, psicologi compresi – spiega Raimondi. Con che coscienza una settimana prima si mette un obbligo e una settimana dopo si addita in questo modo una intera comunità professionale?”.
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