Marco Delledonne (Ausl): “Immunità di gruppo da “maneggiare” con cautela”

16 Aprile 2021 00:02

“Il successo sul Covid è dato da una serie di fattori, il più importante dei quali è il comportamento individuale e virtuoso delle persone. Senza questo elemento, unito a un’assidua attività di tracciamento dei contatti, l’epidemia non la fermiamo. L’immunità di gruppo – mi piace più chiamarla così, perché “immunità di gregge” per gli esseri umani non suona bene – è un altro dei co-fattori, ma va valutato con criteri scientifici. Stiamo attenti a maneggiarlo con disinvoltura, o potremmo fare la fine di Manaus, dove credevano di avere raggiunto col 70% di contagi l’immunità di gregge, e poi hanno subito una nuova ondata epidemica terrificante”.

Così Marco Delledonne, direttore del Dipartimento di sanità pubblica dell’Ausl di Piacenza, commenta lo studio pubblicato dall’Università di Modena e Reggio Emilia sulla relazione inversa tra prima e seconda ondata: più alta è stata la prima, più bassa è stata la seconda. “Piacenza risparmiata dalla seconda ondata? Non mi pare proprio”.

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