Scuole di danza ancora chiuse, Azzali: “Trasformato i limiti in opportunità”
22 Aprile 2021 00:02
Il 26 aprile riprendono diverse attività, ma non quella delle scuole di danza a cui viene chiesto un ulteriore sacrificio. Dopo oltre un anno di lockdown a intermittenza, di aperture e chiusure, di lezioni on line o individuali, l’arte antica per eccellenza resta ancora una volta al “palo”. Probabilmente potranno riaprire a giugno. C’è chi, da questa situazione, ne ha tratto però un insegnamento, uno spunto per il futuro. E’ Marcella Azzali fondatrice di Choròs Il Balletto di Piacenza: “Abbiamo sempre garantito le lezioni on line, però l’opportunità di lavorare anche individualmente con i miei allievi è stata una scoperta interessante perché ho potuto comprendere meglio il potenziale di ognuno di loro – spiega – ho capito quanto il carattere sia determinante sulla resa tecnica”. La scuola non si è mai fermata: “Siamo riusciti a partecipare al concorso “Broni Dance” con 12 coreografie registrate prima, che sono state tutte premiate e questo riconoscimento ha sollevato il morale alle ragazze. Per i più piccoli, grazie alla mia collaboratrice Laura Merli, – racconta Azzali – abbiamo realizzato laboratori che prevedevano lavoretti manuali. Noi raccontavamo le trame dei balletti di repertorio e loro realizzavano scenografie e costumi. Non sono mancati i laboratori musicali, grazie alla collaborazione attiva da alcuni anni con la scuola di musica Mikrokosmos. “Abbiamo trasformato questo limite in una nuova opportunità , non è stato facile – conclude la direttrice – ma ci siamo dovuti reinventare. Il fatto di non stare mai fermi ci ha aiutato a tenere duro”.
E questo doppio binario ha consentito di lavorare su più fronti. “Abbiamo partecipato ai bandi promossi dal comune di Piacenza, sia quello della cultura sia quello dei “Giovani protagonisti” – spiega Darko Jovanovic direttore della scuola di musica Mikrokosmos – ci siamo aggiudicati i fondi perciò adesso, con le nuove aperture, speriamo di cominciare a realizzare i nostri concerti. I primi appuntamenti saranno dedicati a Verdi e verranno creati insieme alle ballerine di Choròs. Realizzeremo poi una produzione contemporanea scritta per un gruppo di musicisti della Polonia. Non ci perdiamo d’animo e guardiamo al futuro con ottimismo – conclude Jovanovic- abbiamo in programma un galà di danza che mette insieme i nostri allievi e gli ex, ora affermati professionisti nelle Accademie europee.
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