“A Piacenza ridurre CO2 del 40%”: ok al piano per il clima. “Ma non sia libro dei sogni”
26 Aprile 2021 18:00
L’obiettivo principale è la riduzione delle emissioni di CO2 a Piacenza di almeno il 40 per cento entro il 2030, attraverso una migliore efficienza energetica e uno sforzo sulle fonti rinnovabili. È questa la missione principale prevista nel Piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima (Paesc) approvato oggi in consiglio comunale. “Un percorso ambizioso, ma non impossibile”, lo definisce l’assessore all’ambiente Paolo Mancioppi. Il documento, redatto dalla società Ambiente Italia grazie a un finanziamento regionale di 20mila euro, ha ottenuto il via libera all’unanimità da parte dell’aula di palazzo Mercanti.
“Occorrerà promuovere iniziative di informazione e diffusione delle buone pratiche per il rispetto ecologico – spiegano i tecnici Mario Miglio e Chiara Wolter – così come sfruttare le opportunità del cambiamento climatico, adeguare la capacità di adattamento del territorio comunale, intervenire sulla raccolta dell’acqua con sistemi naturali, investire sull’efficientamento di illuminazione, trasporto pubblico e impianti pubblici o privati, ma anche credere nelle comunità energetiche, cioè un insieme di persone che condividono energia rinnovabile e pulita, in uno scambio tra pari”. E non solo.
“Il Comune deve impegnarsi davvero su questo fronte – esorta Giulia Piroli (Pd) – affinché il piano non resti solo un libro dei sogni. Bisogna mettere in atto una serie di provvedimenti a favore dell’ambiente, a partire da quelli contenuti nel Pums. La riduzione della CO2 passa attraverso la mobilità e gli spostamenti, eppure non ci sono ancora miglioramenti concreti sulle piste ciclabili o sugli autobus”. Per Antonio Levoni (Liberali) “il piano è ben redatto, ma l’auspicio è che le parole si tramutino in fatti concreti”. Luigi Rabuffi (Piacenza in comune) invita – tra le altre cose – a “investire sulle riforestazione urbana e sulle creazione di nuove aree verdi per abbattere le isole di calore”. Massimo Trespidi (Liberi) avanza una proposta: “La priorità, anzitutto, dovrebbe essere quella di allestire una nuova rete di piste ciclabili, anche in collegamento con le frazioni cittadine”. Sergio Dagnino (M5s) è certo della “necessità di istituire un assessorato alla transizione ecologica”.
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