Smart working, nuovo piano dell’Ausl di Piacenza: “Modello più strutturato”
14 Maggio 2021 10:16
Lavoro agile per il personale sanitario non dirigente: l’Ausl di Piacenza e i sindacati hanno approvato un nuovo regolamento sulla base delle linee guida regionali. “È giunto il momento – afferma Giuliana Bensa, direttore amministrativo dell’Azienda Usl di Piacenza – di mettere a sistema l’esperienza maturata lo scorso anno e passare quindi progressivamente a un modello più strutturato e ordinario. Abbiamo predisposto e condiviso con le organizzazioni sindacali del comparto sanitario il nuovo regolamento dedicato al lavoro agile. Sono soddisfatta perché durante gli incontri con i sindacati è emersa una sostanziale condivisione dei principi generali esposti nelle linee guida regionali che hanno permesso di approvare il nuovo regolamento. L’accesso al lavoro agile avverrà su base volontaria, salvo esigenze particolari legate all’emergenza sanitaria, e andrà modulato nell’ambito della complessiva organizzazione del servizio da parte del responsabile dello stesso”.
Va infatti ricordato che nelle aziende sanitarie molti processi richiedono necessariamente la presenza fisica dei dipendenti nel luogo di lavoro, soprattutto quando finalizzati all’erogazione di un servizio all’utenza.
“L’esperienza maturata in fase emergenziale – spiegano la rsu e le organizzazioni sindacali – ci ha restituito l’importanza di valorizzare lo smart working come modello organizzativo strutturato. L’autorizzazione allo stesso per – mediamente – un solo giorno alla settimana ha evidenziato anche la necessità di implementarne la conoscenza delle potenzialità da parte dei diversi livelli gestionali e, appunto, favorire nuovi approcci nella considerazione dell’organizzazione del lavoro. È necessario inoltre garantire ai lavoratori la propria privacy e il riconoscimento dei propri tempi di vita – il cosiddetto “diritto alla disconnessione” – oltre a tutti i diritti contrattuali. Il regolamento su cui ci siamo confrontati con l’Azienda viene avviato in fase sperimentale, ne verificheremo quindi periodicamente gli esiti, anche in relazione al rinnovo del Ccnl”.
Nelle prossime settimane i dirigenti faranno una mappatura delle attività svolte per valutare al meglio in quali casi attivare rapporti di lavoro agile. Le indicazioni previste nel regolamento avranno un’applicazione graduale, che consentirà di non interrompere l’operatività delle postazioni di lavoro agile avviate con le modalità semplificate del periodo di emergenza e coerenti con le esigenze organizzative aziendali. Il regolamento approvato costituirà uno degli allegati del Piano operativo del lavoro agile, che sarà a sua volta predisposto dall’Ausl di Piacenza dopo un ulteriore confronto con le Organizzazioni sindacali.
Secondo la rilevazione condotta in azienda, alla fine del 2020 erano 400 le postazioni di smart working abilitate, anche se non tutte sono state utilizzate in modo continuativo. La maggior parte dei dipendenti che lavora abitualmente in modalità agile, lo ha di fatto svolto in media per un solo giorno alla settimana.
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