Agricoltura, in arrivo 400 milioni di euro. Regione: “Puntiamo sui giovani”

01 Giugno 2021 02:30

Ammontano a circa 400 milioni di euro le risorse a disposizione dell’Emilia-Romagna per il 2021-2022 sul Programma di sviluppo rurale. La regione è in procinto di rilanciare un piano agricolo e agroalimentare.

È questa, in pratica, la road map dell’agricoltura delineata dall’assessore regionale, Alessio Mammi, durante il convegno in modalità webinar, organizzato questa mattina, 31 maggio, sulle sfide della nuova politica agricola comunitaria e con alcune anticipazioni, appunto, sulle risorse del biennio di transizione 2021-2022 del “Programma regionale di sviluppo rurale”.

Ospite dell’incontro, che ha registrato circa 800 partecipanti, il ministero delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, reduce dalla maratona negoziale della settimana scorsa a Bruxelles che ha sancito il mancato accordo tra Commissione di Bruxelles, Consiglio dei ministri agricoli Ue e Parlamento europeo sulla riforma della Politica agricola comunitaria.

“Sulla Pac- ha sottolineato Patuanelli- c’è la volontà di chiudere l’accordo entro giugno. Non possiamo tenere appesi alle decisioni europee le regioni e gli agricoltori del nostro Paese che hanno bisogno di certezze, per poter investire all’interno di un quadro normativo chiaro”.

Sono intervenuti all’incontro, tra gli altri, anche il direttore generale dell’assessorato regionale all’agricoltura, caccia e pesca, Valtiero Mazzotti, il parlamentare europeo, Paolo De Castro, il capo dipartimento del Mipaaf, Giuseppe Blasi e la direttrice Dg Agri della Commissione europea, Silvia Michelini.

“La pandemia che ha sconvolto il mondo- afferma Mammi- ci ha fatto riscoprire tutta l’importanza dell’agricoltura come fornitrice di prodotti di qualità, in grado di soddisfare la crescente domanda mondiale di cibo. Dobbiamo quindi ringraziare gli uomini e le donne che in questo periodo si sono prodigati per garantire l’approvvigionamento alimentare a tutti, e promuovere un piano di rilancio strategico per l’agricoltura nazionale e regionale che guardi ai prossimi 5-10 anni”.

“Come Emilia-Romagna- spiega l’assessore- non ci tiriamo certo indietro rispetto alle nuove sfide che il settore primario ha davanti a sé. Sostenibilità e produttività devono andare a braccetto e dobbiamo riuscire a spendere bene e velocemente le risorse che l’Europa ci metterà a disposizione con il Recovery fund e la nuova Pac, per la quale mi auguro si arrivi presto a un accordo. Abbiamo il dovere di costruire una visione di rilancio che concili produttività, sostenibilità e tenuta economica delle imprese agricole. Le misure dedicate ad ‘ambiente e clima’ erogheranno il 47% delle risorse proprio perché vogliamo sostenere le imprese sempre più verso la sostenibilità ambientale e potenziare il biologico. Tante risorse inoltre destinate ad aumentarne competitività, efficienza e la capacità di trovare nuovi mercati. La Regione Emilia- Romagna deve continuare a spendere bene le proprie risorse, con il coraggio di sostenere progetti di sviluppo e di crescita”.

I RISULTATI 2014/20

In quasi sette anni sono stati concessi e pagati aiuti per 1,15 miliardi di euro, pari al 98,6% della dotazione finanziaria complessiva di 1,17 miliardi di euro, con oltre 846,4 milioni di euro già erogati. I bandi pubblicati nel settennio sono stati 453, oltre 100.829 le domande presentate per l’accesso ai contributi, più di 24.000 i beneficiari, di cui 23.520 aziende agricole.

Ecco, in estrema sintesi, i traguardi raggiunti grazie al Piano regionale di sviluppo rurale 2014-2020, la cui programmazione iniziale è ormai agli sgoccioli, ma che tuttavia si avvarrà di un prolungamento della scadenza di due anni fino al 2022, con la conseguente assegnazione di ulteriori risorse per dare continuità agli interventi a favore del mondo rurale.

Tra gli aspetti più significativi che hanno caratterizzato l’ultimo periodo di programmazione delle politiche regionali in campo agricolo vanno senz’altro segnalati i cosiddetti progetti di filiera, con la messa a disposizione di circa 150 milioni di euro per l’attivazione di sinergie tra aziende agricole e di trasformazione.

 

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