Calendasco e Rottofreno, avanzano i lavori di sicurezza idraulica sull’argine del Po
30 Giugno 2021 10:22
Aumentare la sicurezza idraulica dell’argine maestro del Po per reggere una piena con un tempo di ritorno di 200 anni. Con una stretta collaborazione tra Consorzio di Bonifica di Piacenza, Aipo e amministrazioni comunali, continuano gli interventi che renderanno Calendasco e Rottofreno idraulicamente più sicuri.
Da una parte è in corso – a cura di Aipo – il rialzo e ringrosso della difesa spondale in modo da adeguarla alla pianificazione vigente: in tutto sono interessati oltre 3 chilometri di argini, 1,6 nel territorio del comune di Rottofreno e 1,5 in quello di Calendasco, per una spesa complessiva di circa 5,2 milioni di euro. Dall’altra è partito il cantiere – in carico al Consorzio – per adeguare il reticolo idraulico artificiale retrostante, in modo da convogliare le acque di scolo verso una chiavica di nuova costruzione che permetterà la dismissione di quelle vetuste ora operanti sull’arginatura maestra. Le opere sono state presentate in un incontro pubblico a Soprarivo, promosso nell’ambito del percorso partecipativo avviato dal comune di Calendasco.
I lavori in corso
Lavori di rialzo e ringrosso da oltre 5 milioni 200 mila euro su oltre 3 chilometri di argini: 1,6 nel territorio del comune di Rottofreno e 1,5 in quello di Calendasco, per una spesa complessiva di circa 5,2 milioni di euro.
Nel 2018 è partito il primo cantiere, relativo al comune di Rottofreno, del valore di circa 2,2 milioni di euro. La ditta che aveva vinto l’appalto ha rescisso il contratto, per cui si è reso necessario un nuovo affidamento appena concluso che permetterà di riprendere e terminare i lavori.
Più articolato l’intervento a Calendasco, che interessa il territorio da Boscone Cusani a valle. Oltre ai lavori di rinforzo delle arginature, è prevista l’impermeabilizzazione della scarpata lato fiume e, soprattutto, la completa revisione del sistema delle chiaviche, con la realizzazione di una nuova chiavica unica al posto di cinque già esistenti, che saranno dismesse.
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