Massacro di Srebrenica, il ricordo dei bosniaci di Piacenza: “Non dimenticare”
12 Luglio 2021 12:38
Lo scorso anno li avevamo visti, giovani e consapevoli, allestire un banchetto in piazza Cavalli per ricordare il venticinquesimo anniversario del genocidio di Srebrenica. Oggi che di anni ne sono passati ventisei da quell’11 luglio del 1995 quando le milizie serbe sterminarono 8372 fra uomini, donne e bambini, l’associazione “Mreža Mladih Piacenza” (ossia la rete dei giovani Bosniaci di Piacenza) ha organizzato un momento di riflessione e ricordo. Lo ha fatto ieri pomeriggio sul Pubblico Passeggio e non da sola: l’iniziativa infatti è stata organizzata in collaborazione con la Comunità Islamica dei Bosniaci in Italia, Cgil, Cisl e Uil di Piacenza, la Diocesi di Piacenza e Bobbio, la Comunità Islamica di Piacenza e provincia, il Consolato di Bosnia a Milano e il patrocinio del Comune di Piacenza.
Non solo un ricordo, ma un’occasione di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui diritti fondamentali dell’uomo, delle minoranze etniche e di tutte le vittime di massacri e genocidi: questo è stato l’obiettivo dell’incontro coordinato da Arnel Nasic della Rete dei giovani bosniaci.
Circa 150 persone si sono radunate sul Facsal, indossando una piccola spilla a forma di fiore con undici petali bianchi e il centro verde: “È il simbolo della memoria di Srebrenica – spiega Arnel – i petali sono undici come l’undici luglio, mentre verde è il colore delle bare dei morti. Per noi quello di oggi è un momento importante: Srebrenica è un simbolo, qualcosa che non dobbiamo dimenticare”.
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