Nubifragio, grandine e tromba d’aria sulla bassa Val d’Arda. A1 chiusa
26 Luglio 2021 17:00
Vento fortissimo, nubifragio e chicchi di grandine grandi quasi un pugno, si sono abbattuti su Fiorenzuola poco prima delle 15 di lunedì 26 luglio, spezzando rami, rovinando auto, scoperchiando alcune parti di magazzini, spostando con la forza del vento arredi in giardino. E’ mancata la luce in varie aree della città, e anche all’ospedale di Fiorenzuola, dove però sono entrati in azione i generatori di corrente.
La tromba d’aria si è sviluppata a Fidenza e non ha risparmiato neppure Alseno, sempre lungo l’asse della via Emilia, rovinando le colture nei campi. Compromessi anche alcuni pali della linea elettrica. Le strade allagate hanno creato problemi alla circolazione stradale.
Numerosi gli interventi dei vigili del fuoco. Disagi anche lungo l’autostrada A1, nel tratto tra Fiorenzuola e Fidenza, con auto danneggiate a causa della grandine. Sono intervenuti anche i sanitari del 118, perché la grandine ha sfondato alcuni parabrezza.
Sulla A1 Milano-Napoli si è resa necessaria la chiusura del tratto tra Parma e Fiorenzuola in direzione di Milano, con code fino a 8 km. Chi viaggia verso Milano, dopo l’uscita obbligatoria a Parma, potrà percorrere la Strada Statale 9 Via Emilia e quindi rientrare in autostrada all’altezza di Fiorenzuola.
Coda di 8 km anche verso sud tra Fiorenzuola e Fidenza. All’uscita obbligatoria di Parma ci sono 4 km di coda. Sul luogo dell’evento sono presenti il personale di Autostrade per l’Italia, la Polizia Stradale e tutti i mezzi di soccorso.
https://youtu.be/0fHI0fsvO2A
DANNI ALL’AGRICOLTURA – “I danni sono enormi, per un disastro che si è compiuto nell’arco di mezz’ora” si legge nel comunicato di Confagricoltura Piacenza. “Qui è un disastro, non è rimasto nulla – ha dichiarato Ercole Parizzi, presidente della sezione di prodotto colture industriali dell’associazione -. E’ accaduto nel periodo peggiore perché i raccolti erano praticamente pronti” Gravi danni ai campi di mais, di soia e di girasoli. “Sono scesi chicchi di grandine grossi come pesche. Da quando faccio l’agricoltore e sono quarant’anni, una cosa simile non l’avevo mai vista. La grandine ha rotto anche portoni, tetti e strutture”. Confagricoltura Piacenza ha immediatamente avviato una mappatura per la stima dei danni che però si potrà avere solo nei prossimi giorni, anche se il quadro si presenta da subito molto serio.
“La violentissima grandinata che si è abbattuta nel pomeriggio ha causato milioni di danni – spiega Coldiretti Emilia Romagna -. La grandine è la più temuta in questa fase stagionale per i danni irreversibili che provoca alle coltivazioni nei campi. La tempesta di piena estate conferma la tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con una elevata frequenza di eventi estremi con manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi. L’agricoltura – conclude Coldiretti regionale – è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici con sfasamenti stagionali ed eventi estremi che hanno causato una perdita in Italia di oltre 14 miliardi di euro nel corso del decennio.
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