Passione, origini, documenti ritrovati: è il libro “Boscone Cusani, ultimo feudo”
10 Settembre 2021 02:30
L’amore per il paese d’origine, Boscone Cusani; il periodo di “reclusione forzata” dovuto all’emergenza Covid nella primavera 2020 e il ritrovamento di documenti preziosi rimasti in fondo a un cassetto per troppo tempo. Sono questi gli “ingredienti” all’origine del libro “Boscone Cusani, l’ultimo feudo”, della professoressa Domenica Battaglia. L’altro giorno si sono trovati in tanti alla presentazione del volume, nel giardino dell’ex scuola elementare del paese. Residenti di Boscone d’un tempo, che magari da decenni non tornavano nel loro paese d’origine, e persone che hanno scelto di stabilirsi lì in tempi più recenti.
Ad introdurre l’evento, le note del fisarmonicista Norberto Lavelli e l’intervento del sindaco Filippo Zangrandi, che ha ricordato come il comune abbia sostenuto la pubblicazione dell’opera con l’apposito “Fondo della memoria” istituito per supportare ogni anno iniziative di ricostruzione della storia e delle tradizioni del territorio.
Protagonista dell’opera, è la fedele trascrizione di uno scritto del 1951 tratto dal “Notiziario del Geometra” e redatto da Amilcare Marchesi, professionista di origini bosconiane, che traccia le origini della comunità a partire dall’arrivo di profughi albanesi in fuga dai turchi. Dalla riscoperta di questo documento a lungo “dimenticato”, e rinvenuto casualmente, l’autrice ha quindi ampliato il tiro d’indagine, collezionando una carrellata di ricordi su personaggi, fatti ed eventi che hanno segnato la storia di Boscone: le vicende relative alla guerra, alla storia della chiesa, del cimitero, della scuola elementare e dell’asilo infantile. Il tutto tratteggiando una ricca pagina di episodi di vita paesana che grazie a questa pubblicazione non andranno dimenticati.
Tra le “chicche”, la pubblicazione della ricetta della torta “Spisigona” made in Boscone: un dolce che veniva cucinato dalla massaie del paese che veniva preparato, anziché con le mandorle, con uova sode. “Diventerà il primo prodotto Deco, ossia a Denominazione comunale, del nostro territorio”, ha affermato il sindaco Filippo Zangrandi, prima di lasciare spazio a gustosi assaggi monoporzione a cui tutti i presenti sono stati invitati.
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