Claudio Faimali nuovo presidente del Cai Piacenza: “Tanti progetti in cantiere”
15 Ottobre 2021 06:00
Il Covid non ha fermato la passione dei soci Cai di Piacenza, anzi, se vogliamo ha addirittura amplificato la sete di montagna e libertà, elementi che chi ama perdersi in cima a vette innevate e prati di alta quota sa bene quanto siano indissolubilmente legati da corde che mai si spezzeranno. L’attività della sezione piacentine del Club Alpino Italiano non si è mai fermata ma solo affievolita, in linea con le limitazioni imposte dalla pandemia. Con il 2022 all’orizzonte e i quasi 800 soci sparsi su tutto il territorio in fermento, il nuovo presidente provinciale Claudio Faimali (che ha raccolto il testimone passatogli da Aldo Scorsoglio, che nei prossimi tre anni starà al suo fianco in qualità di segretario) ha già messo nero su bianco le linee guida in vista del nuovo anno.
“Stiamo rimettendo in moto la macchina – ha spiegato – a cominciare dal coro Cai di Piacenza che recentemente ha ripreso a provare. Tra novembre e dicembre sarà poi stilato il calendario con tutti gli appuntamenti del nostro corso di arrampicata libera, in programma tra dicembre e gennaio. Da marzo del prossimo anno riprenderanno inoltre i corsi della scuola alpinismo, un’eccellenza a livello nazionale. A questo si aggiunge la sentieristica e la scuola di alpinismo giovanile “I Ghiri”, attività che eccetto il periodo di lockdown si sono sempre mosse proponendo appuntamenti e iniziative. A breve riprenderanno anche le serate culturali e il Book club, mentre è già ripartito con tanto entusiasmo il Reading club. Possiamo dunque affermare che il Covid ci ha rallentato ma mai fermato”.
Tra i progetti più accattivanti in cantiere per i prossimi mesi vi è la nascita di nuovi gruppi sezionali: dal ciclo-escursionismo al gruppo di fotografia, passando anche per un gruppo di corsa in montagna. “Il nostro obiettivo principale – ha quindi concluso Faimali – è mettere a disposizione un’offerta il più completa possibile ai nostri soci, avvicinando al tempo stesso i giovani e le nuove generazioni alla meraviglia della montagna”.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE