Piacenza Expo, il risotto alla zucca di Paolo Oddi conquista tutti a Buon vivere

30 Ottobre 2021 16:12

Al via con successo la 13esima mostra mercato di enogastronomia “Buon Vivere”, al via da oggi, sabato 30 ottobre a lunedì primo novembre a Piacenza Expo in contemporanea con “Apimell” e “Forestalia”. Ricco il programma dei tre eventi, che vedono Coldiretti protagonista.

La festa a tema di Campagna Amica dedicata alla zucca si è svolta proprio in occasione di “Buon Vivere”. Nello spazio di Coldiretti Piacenza è intervenuto il giornalista, scrittore e gastronomo Edoardo Raspelli, che ha condotto un interessante approfondimento sulle proprietà della zucca insieme alle dietiste dell’Ausl di Piacenza Francesca Solari e Elena Afanasyeva. Regina indiscussa delle tavole invernali, la zucca è uno dei prodotti più versatili della cucina italiana.

Dalla teoria si è quindi passati alla pratica, con lo showcooking realizzato dal cuoco contadino Paolo Oddi, presidente dell’associazione degli agriturismi Terranostra Piacenza, che ha mostrato la preparazione del risotto con la zucca piacentina.

“Piacenza ce l’ho nel cuore per tante ragioni – ha commentato Raspelli – tra cui l’autenticità dei sapori delle sue tipicità”.

Non è mancata la solidarietà con il riso di Africa Mission-Focsiv utilizzato per il risotto, una collaborazione che lega da anni la realtà di volontariato con Coldiretti e Campagna Amica, come ricordato dal direttore di Africa Mission Carlo Ruspantini.

Particolarmente soddisfatto della riuscita della giornata inaugurale a Piacenza Expo è il direttore di Coldiretti Piacenza Roberto Gallizioli: “Un ottimo inizio. Tutte le nostre iniziative sono state partecipate e apprezzate. Si tratta di una rassegna importante per il nostro territorio sia per i convegni organizzati sia perché ci permette di incontrare direttamente il consumatore che in questi tre giorni può assaggiare le nostre eccellenze”.

COLDIRETTI: IL CLIMA PAZZO CANCELLA IL 10% DELLE ZUCCHE ITALIANE

La festa di Campagna Amica ha rappresentato per Coldiretti l’occasione per analizzare l’andamento della produzione nazionale di zucca. Purtroppo il clima pazzo del 2021 con oltre sei eventi estremi al giorno fra nubifragi e ondate di calore, grandinate e siccità, ha tagliato del 10% la prima raccolta post Covid delle zucche Made in Italy che per varietà, qualità e versatilità sono tra le migliori al mondo. A ridurre la disponibilità di prodotto italiano sono state le anomalie climatiche – rileva la Coldiretti – soprattutto al Nord. Prima un maggio freddo e piovoso, poi un’estate con bolle di calore e grandinate hanno ostacolato lo sviluppo delle piantine e la formazione del frutto, pur se la qualità è fortunatamente salva. Complessivamente in Italia sono circa 2000 gli ettari coltivati, divisi soprattutto tra Lombardia (con circa il 25% della superficie nazionale), Emilia Romagna e Veneto, seguite da Campania, Lazio, Liguria, Sicilia e Toscana.

Si tratta per la quasi totalità di prodotti destinati al consumo alimentare anche se cresce la coltivazione di varietà di zucche a scopi ornamentali o da “competizione” con esemplari che possono arrivare anche oltre i mille chili di peso.

Quest’anno – continua la Coldiretti – il ritorno di sagre e fiere legate alla zucca, cancellate o limitate lo scorso anno a causa della pandemia Covid, rappresenta l’occasione per acquistare direttamente dai produttori zucche di tutte le dimensioni e varietà, comprese quelle non commestibili per usi ornamentali. Il consiglio della Coldiretti è di acquistare le zucche direttamente nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica per assicurarsi un prodotto Made in Italy ma anche per sostenere l’economia e l’occupazione locale in un momento difficile per il Paese.

La legge impone di indicare l’origine sulle zucche fresche intere, ma non su quelle tagliate, né su quelle trasformate, né sui classici semi di zucca. Così – avverte Coldiretti – aumenta il rischio di portare a tavola zucche provenienti da Paesi dove non vigono le stesse regole sull’uso di antiparassitari, come nel caso dell’Egitto e della Tunisia, tra i principali esportatori in Italia assieme al Portogallo e al Sudafrica. Nel 2020 l’Italia ha importato circa 12,1 milioni di chili di zucca, in aumento del 40% rispetto agli 8,6 milioni di kg del 2019, con consumi in aumento, trascinati anche dall’effetto lockdown, con l’aumento delle preparazioni casalinghe.

 

FORESTALIA: AZIENDE PIACENTINE SEMPRE PIU’ FORMATE E COMPETENTI

Sempre questa mattina Forestalia ha proposto “La bioeconomia circolare per la gestione sostenibile del territorio”. Tra i relatori è intervenuto anche Andrea Pompini di Coldiretti Piacenza che si è soffermato sulla situazione delle aziende forestali presenti nel Piacentino, a quattro anni dall’uscita del nuovo regolamento. “Un tema importante nel nostro territorio, che con 78mila ettari è quarto in Regione per superficie forestale” commenta lo stesso Pompini. Nella nostra provincia – prosegue – 226 aziende sono iscritte all’Albo Regionale delle Imprese forestali ( il 27% del totale regionale) di cui la maggior parte rientra nella categoria C ossia aziende agricole e forestali per le quali la silvicoltura è vissuta come un’integrazione al reddito. Nel suo intervento, il tecnico di Coldiretti ha analizzato anche le criticità del settore, dai limiti burocratici a quelli temporali (ossia la necessità di progettare gli interventi per tempo). “Ci sono aziende sempre più competenti e formate (pressoché tutte le realtà piacentine hanno assolto gli obblighi formativi) ma il patrimonio forestale regionale è costituito per lo più da boschi “poveri” perché intensamente sfruttati fino ad alcuni decenni fa o di proprietà privata. Una situazione che –secondo Pompini – rende evidente l’esigenza di avviare nuovi processi organizzativi per promuovere un utilizzo multifunzionale dei nostri boschi a scopo produttivo, ambientale, paesaggistico e fruitivo, nell’ottica di uno sviluppo sostenibile”.

 

DOMANI AD APIMELL SI PARLA DI CRITICITA’ E PROSPETTIVE

Tornando agli eventi, domani, domenica 31 ottobre alle 10 l’associazione degli Apicoltori piacentini organizza il convegno “Apicoltura 2021: criticità e prospettive”, durante il quale è prevista la relazione del vicedirettore di Coldiretti Luca Piacenza che parlerà delle prossime sfide di un settore strategico. Un dibattito interessante: interverranno anche Antonio Nanetti, ricercatore del CREA-AA di Bologna sull’impatto del cambiamento climatico sulle api e il presidente dell’Osservatorio nazionale sul miele Alberto Contessi, che approfondirà i contenuti del tavolo tecnico Apicoltura-Agricoltura, di cui è coordinatore.

Coordinerà il convegno Riccardo Redoglia Presidente APAP Piacenza. In merito all’apicoltura, Coldiretti Piacenza ricorda agli interessati che il prossimo 19 novembre scadrà il termine per la presentazione della domanda di aiuto sulla terza annualità 2021-2022. Gli uffici sono a disposizione per fornire tutta l’assistenza.

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