Pandemia, giostrai fermi: ”E’ dura, tiriamo avanti con risparmi e lavoretti”

13 Novembre 2021 04:01

Neanche il fatto di avere una casa su ruote, senza fondamenta, li ha salvati dalla divieto di spostamento durante i lockdown dovuti alla pandemia di Covid. Per i giostrai e coloro che lavorano soltanto in occasione delle feste di paese, la ripresa non è ancora iniziata dopo due anni.

“È dalla primavera del 2020 che siamo fermi con le nostre attività, da quando è scoppiata la pandemia” spiega Vincenzo Bianchi, che vive a Gragnano con la moglie Sonia e da decenni gira per le sagre di paese con la sua famiglia, i suoi “baracconi” e i suoi giochi per bambini. E così quella che finora è sempre stata una sosta nel periodo invernale delle roulotte all’interno del parcheggio del cimitero di Gragnano (prima ancora nella zona della piscina), si è trasformata in una sosta duratura e ininterrotta.

“Non c’è lavoro – spiegano – e grazie al Comune abbiamo avuto la possibilità di restare accampati più del solito. Questo periodo è stato duro: siamo andati avanti soltanto con i risparmi e facendo piccoli lavori saltuari qua e là. Abbiamo cinque figli, con otto nipoti, che hanno dovuto cercare altre attività per poter mandare avanti le loro famiglie. Qualcuno è stato assunto ad Amazon, un altro ripara elettrodomestici”.

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