Boom di contagi, 30,3% in più. Usca sotto pressione con 170 interventi in un giorno
14 Dicembre 2021 14:51
Dal 6 al 12 dicembre, i contagi da Covid, nella provincia di Piacenza, sono aumentati del 30,3%. Un vero e improvviso balzo rispetto all’Emilia Romagna (+13,5%), alla Lombardia (+16,8%) e all’Italia (+15%). I positivi sono stati 439 contro i 337 della settimana precedente. Il numero dei nuovi positivi è di 155 su 100mila abitanti a Piacenza, 251 in Emilia Romagna, 195 in Lombardia e 196 in Italia. Lo evidenzia il report dell’Ausl. Il report di questa settimana continua a indicare anche una chiara tendenza rispetto alle fasce d’età: si contagiano maggiormente bambini e ragazzi fino a 17 anni (301 casi su 100mila abitanti) e i giovani tra i 18 e i 40 anni (161 casi su 100mila abitanti).
Le persone attualmente in isolamento o quarantena (perché positivi, contatti stretti o rientri da aree a rischio) salgono da 1517 a 1702. Il direttore generale dell’Ausl di Piacenza Luca Baldino, nel consueto incontro con la stampa per fare il punto sull’andamento della pandemia si è detto preoccupato: “Purtroppo non ho buone notizie oggi, dobbiamo prepararci ad affrontare un periodo duro. I numeri salgono, siamo nel pieno della quarta ondata. Rinnovo l’invito a farsi vaccinare. La somministrazione della terza dose fa da scudo a questa variante Omicron, tre volte più contagiosa della Delta”.
Per la prima volta da mesi il pronto soccorso di Piacenza ha visto un aumento di accessi nell’ultima settimana. Gli accessi medi giornalieri per sintomi riconducibili al Covid passano da 4 a 8. La media settimanale dei ricoveri è 41; il 12 dicembre erano 46. In Terapia intensiva c’è stato mediamente un solo paziente con diagnosi di Covid. Quattro i decessi registrati della settimana.
Le Usca, le squadre di intervento a domicilio, stanno subendo una forte pressione. Solo nella giornata di ieri, 13 dicembre, gli interventi sono stati 170 su 361 complessivi della settimana. “Abbiamo portato al massimo le squadre operative – spiega Baldino – per arginare l’impatto sulla rete ospedaliera”.
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