Calcagni all’Isii Marconi: “La malattia mi logora, ma trovo la forza di andare avanti”
14 Dicembre 2021 13:57
Oltre un centinaio gli studenti che hanno partecipato stamattina, 14 dicembre, all’incontro con il colonnello Carlo Calcagni, nell’aula magna dell’Isii Marconi, appuntamento organizzato nell’ambito del progetto “conCittadini-Rete” della Provincia di Piacenza. Calcagni ha passato un’esperienza da elicotterista in Bosnia-Erzegovina nel 1996, impegnato in missioni di recupero di civili e militari feriti, dove ha contratto una serie di malattie degenerative invalidanti. Oggi incontra regolarmente i giovani per diffondere il suo motto, non arrendersi mai, nemmeno di fronte a gravi difficoltà “Un messaggio importante – ha spiegato – spero che arrivi a questi ragazzi perché è un messaggio di vita, espresso anche nel mio libro scritto da poco, definito appunto un inno alla vita. Queste testimonianze che vivo nel quotidiano sono determinanti nella formazione di questi giovani perché i valori esistono e ci sono persone che hanno perso la vita proprio per questi valori. Loro hanno bisogno di esempi concreti e positivi, io cerco dunque di dare dei mezzi a questi ragazzi che sono il nostro futuro, se riusciamo a trasmettere loro questi valori avremo anche una società migliore”.
Lo sport lo ha aiutato tanto: “Io vivo una situazione devastante, ho contratto una malattia 19 anni fa durante una missione di pace nei Balcani, dove ero portatore di pace e cercavo di salvare persone in una situazione di guerra. La malattia va però affrontata e solo se non ti arrendi riesci a vivere una condizione che spazzerebbe via chiunque, una malattia che ha fatto oltre 400 morti e 8mila malati tra i miei colleghi. Attraverso lo sport, che ho praticato fin da piccolo, ho trovato quel carattere e quella forza per sopportare e affrontare tutto senza piangermi addosso, cercando di trovare qualcosa di positivo anche da una malattia come la mia, che ti logora e che ogni giorno ti toglie qualcosa. Essere in mezzo a questi ragazzi mi dà la forza per andare avanti e di vivere serenamente”. Infine, un pensiero per coloro che rimangono invalidi al 100 % nell’esercitare il proprio dovere, nel nostro territorio l’esempio è l’appuntato dei Carabinieri Vincenzo Montesano a causa del Covid: “La forza che ho è appunto di testimoniare la verità, ossia l’enorme sacrificio che noi uomini dello Stato dobbiamo sopportare insieme alle nostre famiglie, che spesso pagano le conseguenze di una scelta come la mia, di aver dedicato la mia vita agli altri e con un’uniforme. Bisogna avere rispetto di questi uomini, che sacrificano la propria vita per rispettare un giuramento fatto, quello di adempiere al proprio dovere”.
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