Prodi a Piacenza: “La mia vita piena di casualità, ma l’Ulivo era un disegno politico”
17 Dicembre 2021 19:52
“Per fissare il limite di 150 euro per i regali ricevuti dalle cariche dello Stato ho pensato al costo di un prosciutto”. E’ un susseguirsi di aneddoti e scambi di battute tra Romano Prodi e Pierluigi Bersani in una Sant’Ilario affollata. E’ proprio Prodi a ricordare la nascita dell’apposito regolamento incalzato da Bersani che ha invece spiegato come la sua riforma del commercio, quando era ministro, nacque sotto le festività natalizie. Oggi, 17, dicembre, Prodi era a Piacenza per presentare “Strana vita, la mia” l’ultimo libro che l’ex presidente del Consiglio e padre nobile dell’Ulivo ha scritto con Marco Ascione, giornalista del Corriere della Sera, e pubblicato da Solferino. Gli autori hanno presentato il libro alle 18,30 all’Auditorium Sant’Ilario a Piacenza. L’incontro è stato organizzato da Alternativa per Piacenza, il tavolo politico-programmatico del centrosinistra in vista delle elezioni comunali della primavera prossima, ed è stato moderato dal vicedirettore del Corriere, Venanzio Postiglione. Presente anche l’ex ministro e leader di Articolo 1, Pierluigi Bersani.
IL LIBRO – Tutto parte dall’Emilia e dalle lezioni politiche della madre, dalle partite di calcio al Campo Volo nella Reggio Emilia rossa degli anni Cinquanta. Romano Prodi si racconta per la prima volta in queste pagine: la vita intensa di un protagonista della nostra storia che ha sempre «interpretato a soggetto» da riformista, sì, ma a modo suo. Vicino alla Democrazia cristiana, ma non dentro. Fondatore dell’Ulivo, senza farne un partito. Cattolico osservante, ma «adulto». Atlantista, ma ostinato coltivatore del multilateralismo. I conti da pagare non sono mancati, anche a causa, talvolta, di una certa ostinazione. Pochi politici in Italia possono vantare la sua carriera: professore universitario a Bologna, negli Stati Uniti e in Cina, due volte a capo dell’Iri e due volte premier, capo della Commissione europea.
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