Nuove scuole: il Comune progetta il post-Covid. “Ma criteri stretti dal governo”
27 Dicembre 2021 18:03
Arrivano i fondi europei post-Covid, Piacenza deve farsi trovare pronta. Ecco perché oggi, 27 dicembre, il sindaco di Piacenza Patrizia Barbieri ha comunicato lo stanziamento straordinario di 285mila euro per la progettazione di interventi sull’edilizia scolastica. In questo senso, infatti, si muovono i primi bandi aperti per gli enti locali (in scadenza a stretto giro di posta, in parte anche all’inizio di febbraio): ristrutturazione e costruzione di nuovi plessi, o di palestre a servizio degli istituti. “Il Comune di Piacenza non si farà trovare impreparato – rimarca il primo cittadino – nell’ottica dell’ottimizzazione del patrimonio scolastico”.
La strada, comunque, non sembra in discesa. Anzi: “La giunta vuole dare risposte indispensabili alla città, a partire dal miglioramento dell’edilizia scolastica – spiega il sindaco – va fatto, però, nei parametri imposti dal governo nazionale, particolarmente stretti. I comuni piacentini, anzitutto quelli più piccoli, fanno fatica. Si escludono infatti progettualità già pronte, che non rispondono a certi requisiti, ad esempio il cantiere nell’ex laboratorio Pontieri che non può beneficiare dei fondi del Pnrr”. Ovvero: il Piano nazionale di resilienza e resistenza, un pacchetto di investimenti e riforme messo in campo da Ue e governo per rilanciare il Paese dopo la pandemia.
MENSE SCOLASTICHE – Pasto garantito a tutti nelle mense scolastiche di Piacenza: approvato oggi, con voto unanime in consiglio comunale, il nuovo regolamento del servizio di refezione scolastica che, anche in considerazione del particolare momento di difficoltà economica imposto dalle restrizioni anti-Covid, ufficializza tempi certi prima di procedere alla riscossione coatta senza escludere mai nessun bambino dalle mense delle scuole piacentine. “Il servizio è svolto quasi interamente da una ditta privata che prende in carico la gestione dell’attività nel centro-pasti di La Verza – chiarisce l’assessore alle politiche scolastiche Jonathan Papamarenghi – il menù viene concordato con l’Ausl, cercando di valorizzare i prodotti a chilometro zero per far lavorare le piccole aziende gastronomiche del territorio. Le diete speciali, come quella vegetariana o senza glutine, non prevedono aumenti di costi a carico delle famiglie”.
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