Nuovo balzo del Covid: +40% in una settimana. Variante Omicron al 56%
28 Dicembre 2021 14:56
Per la quarta settimana consecutiva cresce la diffusione del Covid nella nostra provincia. Nel periodo 20-26 dicembre il balzo è stato notevole: 825 nuovi casi, ossia +40,1% rispetto ai sette giorni precedenti.
La variante Omicron, secondo quanto riferito dal direttore generale dell’Ausl Luca Baldino, è al 56%: prima provincia in regione.
Si tratta di 290 nuovi positivi ogni 100mila abitanti, ben al di sotto della media regionale (427), di quella nazionale (436) e di quella della Lombardia (726).
I tamponi effettuati nello stesso periodo sono stati 15.430 (record assoluto da inizio pandemia), con una percentuale di positivi del 5,3%, anch’essa in costante crescita da un mese.
Una sola la diagnosi di Covid nelle residenze per anziani: un operatore, che sta bene ed è asintomatico.
La terza dose di vaccino e l’attenzione tornata massima fa sì che i tassi di positività siano molto ridotti nella fascia over 80 (45 ogni 100mila abitanti, dato da zona bianca), mentre quella più esposta va dai 18 ai 40 anni, seguita dai minorenni. In quest’ultimo caso ha sicuramente influito la chiusura delle scuole.
Al 26 dicembre, i piacentini in isolamento erano 1.825: 1.028 perché positivi, 787 in quanto contatti stretto o di rientro da aree a rischio.
Alla stessa data, i ricoveri Covid all’ospedale di Piacenza erano 39 (nel 2020 furono 222), nessuno dei quali in Terapia intensiva. Oggi sono 50. Che vuol dire un quarto in meno rispetto al Natale 2020, a conferma dell’efficacia della campagna vaccinale. “Ma è giusto dire che la percentuale di non vaccinati è identica allo scorso anno”, ha spiegato Baldino.
La media giornaliera di accessi è salita a 8 (un picco alla Vigilia): “Ma siamo ancora molto lontani dai dati dello scorso anno”, ha poi precisato.
I casi sospetti gestiti dalle Usca sono stati 1.029 in una settimana, vale a dire 147 al giorno: il doppio rispetto alla scorsa settimana. “La pressione è fortissima – ha detto ancora Baldino – abbiamo 8 squadre attive sette giorni su sette, ma ovviamente non è semplice. Nel 30% dei casi si tratta di influenza e non di Covid”.
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