Baldino: “Impossibile trovare nuovi operatori sanitari, ma servono rinforzi alle Usca”
04 Gennaio 2022 16:32
“E’ difficile, se non impossibile, trovare nuovi operatori sanitari da assumere. Non ce ne sono”. E’ questa la difficoltà maggiore con cui oggi l’Ausl di Piacenza, in mezzo all’ondata di Omicron, si trova costretta a fare i conti. Lo dice a chiare lettere il direttore generale Luca Baldino: “Stiamo cercando di rinforzare le Usca con più personale, ma non è facile”.
L’impegno delle squadre sanitarie a domicilio, inviate nelle case dei pazienti Covid, è infatti sempre più pressante: dal 27 dicembre al 2 gennaio l’attività è quasi triplicata, raggiungendo la quota di 2.753 interventi (erano 1.029 nei sette giorni precedenti). “La riorganizzazione dei presidi sanitari, a partire dal pronto soccorso di Castel San Giovanni e dalle guardie mediche in montagna, serve proprio a schierare più medici e infermieri sul fronte dell’emergenza – evidenza Baldino -. I rinforzi alle Usca sono necessari anche per superare alcuni ritardi a raggiungere e intercettare i pazienti con sintomi lievi”.
CONTAGI TRA MEDICI E INFERMIERI – “Ci sono inoltre operatori sanitari positivi, in quarantena – prosegue il direttore dell’Ausl -. Stamattina, a Fiorenzuola sono saltate le visite ambulatoriali perché un medico è contagiato. L’impatto delle infezioni tra il personale c’è, ma è contenuto”.
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