“Esplosione di contagi, ma ricoveri bassi”. A Piacenza 2.291 casi in una settimana

04 Gennaio 2022 16:10

Il direttore generale dell’Ausl di Piacenza Luca Baldino la definisce “un’esplosione dei casi positivi, con un aumento del 177 per cento, leggermente più alto rispetto al trend nazionale”. Ma “il picco di infezioni non si riflette su ricoveri e terapie intensive”, puntualizza poi il vertice dell’azienda sanitaria locale. Parte da qui il bilancio settimanale (27 dicembre-2 gennaio) della pandemia nel nostro territorio, caratterizzato da “numeri enormi”.

IL REPORT

“La situazione è critica – spiega Baldino – e non è destinata a migliorare nel giro di pochi giorni. L’apice dei casi è previsto intorno al 15 gennaio. Se per ora intanto i pazienti sono pochi, nelle prossime due settimane potrebbero crescere”.

L’incremento dei contagi e le fasce anagrafiche nelle tabelle qui sotto:

Anche la quantità di tamponi eseguiti – va detto – è aumentata in maniera significativa: “Ne facciamo quasi 19mila alla settimana – specifica il dg – un test su otto è positivo”. E la richiesta di esami è sempre più intensa, tanto che Baldino parla di “criticità”. Ecco perché, da sabato 8 gennaio, sarà ripristinata la centrale per i tamponi in auto in via Anguissola. “I militari stanno allestendo la tensostruttura adibita alle operazioni sanitarie – illustra il direttore generale dell’Ausl -. Si ricorda che non è previsto il libero accesso, ma solo su appuntamento”.

PRONTO SOCCORSO – “Dal 27 dicembre al 2 gennaio – prosegue Baldino – gli accessi di pazienti Covid al pronto soccorso di Piacenza sono stati circa 20 al giorno, cioè una media quadruplicata rispetto a due settimane fa. Sia chiaro: parliamo di numeri ancora ampiamente gestibili. Grazie all’ottimo lavoro delle Usca, le squadre sanitarie inviate a domicilio, Piacenza riporta infatti la più bassa incidenza di ingressi al pronto soccorso nella nostra regione”.

Ma alcuni piacentini sono tornati ad avere paura di recarsi al 118 per altre patologie. Non è il caso di allestire una tenda per il triage esterno come in passato, così da mantenere “pulito” l’accesso di chi non ha sintomi da Coronavirus? “No – risponde il responsabile dell’Ausl – la situazione non è paragonabile a quella della primavera del 2020, quando era risultata necessaria l’attivazione di una tensostruttura fuori dal pronto soccorso. Oggi ci sono percorsi ben separati e sicuri”.

CASE DI RIPOSO – “Il sistema delle Rsa tiene – commenta il vertice dell’Ausl – la scorsa settimana abbiamo riscontrato solo tre positivi, tra anziani e operatori, in altrettante strutture diverse. Non si tratta, quindi, di focolai”.

VACCINI – Anche nella settimana di Capodanno, le iniezioni anti-Covid si sono mantenute su una media di 2.400 al giorno. “Si evidenzia – interviene Baldino – un aumento delle prime dosi, insomma qualcuno si convince a vaccinarsi”. Capitolo terze dosi, le cosiddette “booster”: 93.305 quelle già erogate, le 35.506 prenotazioni. Qui sotto la tabella dettagliata:

Il direttore Baldino raccomanda “la massima attenzione per la scadenza della copertura, perché è capitato di rimandare a casa alcune persone che si erano prenotate per la terza dose senza la scadenza dei cinque mesi dall’ultima iniezione”.

I bambini vaccinati nella fascia 5-11 anni sono 936, mentre quelli prenotati sono 2.120.

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