“Assurdo. Come sono finiti qui?”. L’incredulità dei genitori di Domenico
13 Gennaio 2022 00:52
Ripercorrono insieme le tracce lasciate nel campo dall’auto sulla quale viaggiava il loro figlio 21enne, finita nelle acque gelide del Trebbia lunedì notte. Domenico Di Canio era insieme agli amici William Pagani, Costantino Merli e la sua fidanzata Elisa Bricchi. Un tragico destino li ha uniti per sempre. Le loro vite si sono spezzate in Trebbia nel comune di Calendasco, nel luogo che amavano frequentare in compagnia.
Il padre di Domenico martedì mattina si è precipitato sull’argine ma non è potuto andare oltre lo stop imposto dai carabinieri. Sulla riva del fiume giacevano i quattro corpi senza vita e gli inquirenti erano impegnati nelle prime battute delle indagini volte a chiarire le cause del dramma che ha sconvolto la provincia di Piacenza.
Il giorno dopo, sulla sponda del fiume regnava il silenzio. Papà Carmine e mamma Giusy hanno così raggiunto a piedi l’argine, “Siamo venuti a vedere dove si sono persi i nostri quattro angeli” dice il padre. Ma una risposta alle loro domande non c’è.
“E’ assurdo, noi non ci crediamo ancora” aggiunge Giusy con la voce spezzata “non ci crediamo a quello che è successo…poi un posto così, come sono venuti a finire qui? Io proprio non lo so, non ho parole”.
Dopo aver visto i segni dell’auto e il punto in cui si è inabissata nel fiume, i genitori di Domenico se ne sono andati in silenzio a testa bassa. Dalla soleggiata Puglia erano arrivati in Val Tidone quando Domenico, per gli amici “il Dome” era ancora piccolo.
“Abbiamo chiesto che dopo il funerale William e nostro figlio vengano tumulati insieme nel cimitero di Castel San Giovanni – dice il padre di Domenico -. Loro due erano come fratelli. Erano sempre insieme, avevano talento per la musica”.
Dopo i tre anni al Raineri Marcora, Domenico aveva avviato a Castelnovo un’azienda agricola. Coltivava bacche dalle proprietà antiossidanti.
Non ci sono parole per consolare genitori che stanno vivendo il dramma più grande. Ieri sera un momento di raccoglimento e preghiera è stato organizzato nelle Collegiate di Castel San Giovanni e Borgonovo e nella chiesa di Calendasco.
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