“Frodi fiscali e drenaggio di risorse”, 38 indagati. Beni sequestrati anche a Piacenza
18 Gennaio 2022 00:14
I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Milano hanno eseguito il sequestro dell’intero patrimonio di due società immobiliari e di numerosi beni immobiliari nelle province di Piacenza, Pavia, Savona e Olbia-Tempio Pausania, nell’ambito di una indagine della procura di Milano in cui, come risulta dall’avviso di chiusura dell’inchiesta, sono indagate 38 persone, in gran parte imprenditori.
I reati ipotizzati a vario titolo sono associazione per delinquere di carattere transnazionale, bancarotta fraudolenta, intestazione fittizia di beni, usura, riciclaggio, autoriciclaggio, emissione di fatture per operazioni inesistenti, frode fiscale e sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. Secondo la ricostruzione gli indagati, si legge in un comunicato firmato dal Procuratore facente funzione, il sistema architettato si sarebbe basato sul sistematico drenaggio di risorse a società “decotte” e che hanno operato in vari settori, tra cui la commercializzazione di pneumatici, l’editoria, e la costruzione e compravendita di imbarcazioni. Risorse e cespiti che sarebbero stati fatti confluire in nuove entità societarie che, in tal modo, potevano proporsi “pulite” sul mercato.
Secondo l’inchiesta, oltre al sistematico “drenaggio di risorse”, gli indagati avrebbero svuotato i conti correnti societari in seguito alla creazione di fittizi crediti di imposta, con la commissione di plurime frodi Iva, soprattutto nel settore della commercializzazione di pneumatici, usando a tal scopo società polacche, ungheresi, slovacche, turche, francesi e tedesche. Infine, i proventi illeciti sarebbero stati “canalizzati” verso società costituite nel Principato di Monaco, Ungheria, Polonia e Slovacchia, per poi essere utilizzati per l’acquisto di nuovi asset mobiliari ed immobiliari in Italia.
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