“Minacce o soldi per avere i rifiuti dell’isola ecologica”. Nove persone indagate
19 Gennaio 2022 00:05
Vecchi televisori, frigoriferi non più funzionanti, batterie per auto scariche. Per accaparrarseli le strade sarebbero state due: corrompere con pochi spiccioli l’operatore dell’isola ecologica oppure minacciarlo.
La Procura di Piacenza ha ricostruito quanto sarebbe accaduto nell’ecopiazzola di via Pastore, a Piacenza, e ha iscritto nove persone nel registro degli indagati: sei sono stranieri, prevalentemente di nazionalità marocchina, rumena e nigeriana, gli altri tre sono operai dipendenti di una cooperativa che da anni gestisce in appalto le isole per conto di Iren. Le accuse sono quelle di traffico illegale di rifiuti (anche pericolosi) e furto.
L’operazione, coordinata dal sostituto procuratore Matteo Centini, è stata eseguita nei mesi scorsi dalla polizia locale in seguito a un esposto da parte di alcuni cittadini.
A quanto risulta, i soggetti puntano a questi beni per estrarre piombo, ferro e rame che poi vengono stoccati in altri siti caricati su camion e infine rivenduti nei loro paesi.
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