Confesercenti: “Niente green pass per abbigliamento, librerie e tabaccherie”

20 Gennaio 2022 17:40

Ampliare l’elenco delle attività escluse dall’obbligo del green pass dal primo febbraio. E’ la richiesta di Confesercenti Piacenza: “La lista degli esercizi dove si potrà entrare senza green pass base comprenderà alimentari, supermercati, ipermercati, farmacie, parafarmacie, benzinai, negozi di carburante per il riscaldamento, articoli per animali, ottici, mercati all’aperto, ambulanti e chioschi di edicole, tutte attività considerate giustamente di prima necessità. Ma l’elenco delle esenzioni è carente e dovrebbe ricomprendere altre attività come i negozi di abbigliamento e calzature, librerie e le tabaccherie, aperte anche nel primo lockdown”.

“Sono attività – afferma Fabrizio Samuelli, direttore di Confesercenti Piacenza – all’interno delle quali la permanenza non si prolunga per periodi di tempo eccessivi e dove la mascherina non viene mai abbassata. A questo si aggiungono igienizzazione delle mani, distanziamento e contingentamento delle entrate. Misure che garantiscono la sicurezza delle persone, per cui l’obbligo del green pass appare francamente eccessivo”.

A questi elementi si aggiunge, poi una situazione complicata per il settore moda: “I saldi – continua Samuelli – dopo una discreta partenza si sono praticamente fermati e molti clienti rimandano il momento dell’acquisto, non entrano nei negozi, o si rivolgono all’online. Nei piccoli esercizi commerciali non c’è certamente assembramento, gli acquirenti sono sempre meno e non si avverte proprio la necessità di questo ulteriore onere.”

“Il risultato – conclude Samuelli – sarà quello di creare ulteriori difficoltà ai commercianti che da due anni lottano per restare in piedi e che vengono gravati di continui oneri. Occorrerebbero, invece, sostegni e incentivi per favorire la sopravvivenza e la ripresa delle attività e iniziative per contrastare il caro energia, il rinnovo delle moratorie sul credito e interventi per calmierare gli affitti”.

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