Lotta alla cimice asiatica, buoni risultati con la vespa samurai
26 Gennaio 2022 16:22
La lotta alla cimice asiatica non si ferma, e in Emilia-Romagna gli interventi di contrasto realizzati in questi anni stanno dando buoni risultati.
La vespa samurai, utilizzata per la lotta biologica, ha superato la stagione invernale e si è insediata nel territorio agricolo della regione, per riprendere l’attività anche l’anno successivo e ‘colonizzando’ circa il 37% delle uova di cimice.
E sul fronte degli aiuti per gli agricoltori dell’Emilia-Romagna per i danni ai propri raccolti, sono in liquidazione 11,5 milioni di euro di interventi compensativi per i danni da cimice previsti per il 2022, che si sommano agli 11,5 del 2021 e ai 40 milioni del 2020, per un totale di 63 milioni di euro.
Se ne è parlato questa mattina in Regione, in un importante convegno scientifico su “Cimice asiatica: risultati della ricerca in Emilia-Romagna ed esperienze a confronto”.
“Gli indennizzi sono un sostegno concreto che abbiamo ottenuto per tutto il comparto colpito da questo dannoso parassita, un aiuto fondamentale che si aggiunge all’impegno regionale col piano di lotta biologica- ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, aprendo il convegno-. L’obiettivo del primo anno di attività era quello di insediare la vespa samurai sul territorio e questo importante risultato è stato raggiunto. Ora- ha continuato- è importante continuare anche per il 2022 le attività di rilascio della vespa, in modo da aumentare il più possibile la sua diffusione attorno e all’interno delle principali aree frutticole regionali. Continuiamo a investire nella ricerca per trovare nuove soluzioni contro le fitopatie e i parassiti che attaccano le piante da frutto”.
Cosa sta facendo la Regione per combattere la cimice asiatica
La Regione Emilia-Romagna ha reagito all’invasione di questa specie esotica su diversi piani. Dal punto di vista tecnico-economico ha finanziato con appositi bandi l’installazione sulle colture frutticole di reti protettive, che rappresentano a oggi il modo più efficace per ridurre i danni da cimice asiatica. Inoltre, la Regione ha puntato con forza sulla lotta biologica con l’introduzione dell’antagonista naturale della cimice, la vespa samurai (Trissolcus japonicus), e lo ha fatto partecipando a un progetto nazionale di durata triennale.
Ma la Regione ha investito anche sul futuro finanziando la ricerca scientifica. Durante il convegno di oggi sono stati presentati alcuni importanti progetti: “Cimice.net” “Halybio”, “Alien Stop” e “A&K” affrontano il problema cimice asiatica da quattro diversi punti di vista, dai mezzi di lotta al monitoraggio, dalla cattura di massa agli effetti della lotta biologica.
Nei due anni di attività (2020 e 2021) in Emilia-Romagna sono stati effettuati complessivamente 400 rilasci di vespa samurai, 300 nel primo anno e 100 nel 2021. La vespa ha dimostrato una buona capacità di insediamento e di capacità di spostarsi e colonizzare ampie porzioni di territorio. In Emilia-Romagna, inoltre, non sono stati verificati effetti negativi sulle specie non target (specie di cimici diverse da quella asiatica). I risultati significativi di contenimento non potranno essere consolidati prima di un quinquennio dall’avvio del programma.
“L’arrivo di 11,5 milioni di indennizzi per le aziende colpite dalla cimice asiatica è un passo fondamentale per permettere alle imprese di proseguire nella loro attività. È importante ottenere quante più risorse possibile per sostenere chi è stato colpito dalla calamità”. Commenta così Nicola Bertinelli, Presidente di Coldiretti Emilia Romagna l’annuncio da parte dell’Assessore Mammi dell’imminente arrivo di 11,5 milioni di euro di interventi compensativi per i danni da cimice previsti per il 2022, che si sommano agli 11,5 del 2021 e ai 40 milioni del 2020, per un totale di 63 milioni di euro.
“La cimice marmorata asiatica – ricorda il Direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri – ha provocato danni nei campi italiani per 740 milioni di euro colpendo in particolar modo le colture frutticole.
Come Coldiretti Emilia Romagna ci auguriamo che con procedure semplici, snelle e veloci, vengano perseguite quanto prima anche tutte le restanti liquidazioni per le altre calamità verificate sulle annate 2020 e 2021″.
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