Carpaneto: dopo 70 anni e quattro generazioni chiude la polleria Fiorentini
28 Gennaio 2022 10:18
Domenica in cucina convien tenere un posto per un pasto d’onore, fumante, col sughetto e il profumo che sa spargersi, buono, per tutta via Battisti, dal civico numero 8. Sarà purtroppo l’ultima golosa occasione per leccarsi i baffi e andare “ad la Fiurinteina”, una tradizione che soprattutto negli ultimi quarant’anni ha attirato a Carpaneto gente da tutto il nord Italia, nessuna provincia esclusa, da Milano a Como, da Varese a Bergamo.
La polleria, anche gastronomia e rosticceria, non ha mai saltato una domenica, se non ovviamente quando proprio non si poteva fare altrimenti. Quattro generazioni, “Persone speciali, sì, speciali, perché entrare lì non è solo fare la spesa ma far parte di una grande famiglia”, dice qualcuno, e poi aggiunge, “Una frase suonava come poesia fra la gente la domenica mattina “andum a tó al pulastar ad la Fiurinteina”, non si sentirà più purtroppo”.
Giuseppina Fiorentini ringrazia intanto tutti uno ad uno. E ricorda: “L’attività inizia dopo la guerra, periodo post bellico. Furono i fratelli Guido e Pietro Fiorentini a portarla avanti prima come ambulanti, con carretto e cavallo, e poi con il primo camioncino. Giravano i mercati sulle colline piacentine, fino a Ponte dell’Olio, Bettola, Gropparello, bussando anche di porta in porta”. Entrambi mancati, Nella, la moglie di Pietro e mamma di Giusy, si ritrovò da sola con i suoi figli. “Mamma non si è mai arresa davanti alle difficoltà”. E così ha fatto anche Giuseppina, anche se ora sono stati i gravi problemi di salute di recente superati a dirle di fermarsi. “Il negozio è stata la mia seconda famiglia, da mia mamma ho imparato a cercare di fare del bene. Lei ha sempre aiutato anche chi non aveva soldi, sempre. Io vorrei solo lasciare a Carpaneto un bel ricordo, spero che questa bottega storica sia stata un punto di riferimento nelle famiglie, nel pranzo della domenica, nella spesa quotidiana”. Domenica di certo, anche se Giusy non vuole, sarà dura non avere un nodo in gola davanti a via Cesare Battisti, sempre numero otto.
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