Non vaccinati in terapia intensiva e quelle percentuali che vanno “pesate”

04 Febbraio 2022 00:02

Il 31 gennaio 2022 è un lunedì: nelle terapie intensive dell’Emilia Romagna sono ricoverati 149 pazienti Covid. La regione distingue tra i ricoverati con vaccino e quelli senza: 88 dei pazienti in rianimazione non erano mai stati vaccinati, mentre 61 avevano fatto il ciclo completo.

In percentuale “bruta” siamo quindi al 59% di non vaccinati contro il 41% di vaccinati in rianimazione quel lunedì. La galassia negazionista-riduzionista esulta, ma i numeri di chi finisce in rianimazione vanno “pesati”. Il dato “bruto” non dice niente: le cifre infatti vanno rapportate ai rispettivi bacini d’origine.

Un’operazione che si può fare con una semplice proporzione. Nello specifico: gli 88 “zero dosi” ricoverati in terapia intensiva arrivano da una popolazione regionale di 300mila non vaccinati, mentre le 61 persone in terapia intensiva arrivano da un bacino regionale di 3,7 milioni vaccinati. Risulta quindi evidente la sproporzione tra le due categorie che provengono da due serbatoi diversi: uno ridottissimo (i non vaccinati), l’altro enorme (i vaccinati).

Un ripasso delle frazioni e delle proporzioni forse eviterebbe di fare la scelta meno razionale e più rischiosa, evitando un doloroso impatto con la realtà quando magari è troppo tardi.

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