Perde il figlio in guerra, Halina parte da Piacenza per vederlo l’ultima volta

04 Marzo 2022 09:42

Sono le dodici passate quando al civico 262 di via Roma due ragazzi entrano nella casa di Halina Kitselyuk. Lei è sulle scale, con la giacca a vento nera, la borsa da cui estrae il cellulare. Sul display ha la foto di Andrii, suo figlio, il maggiore: 45 anni, una moglie, un figlio, un nipote piccolo e biondo. Andrii Kitselyuk è morto nel Donbass, forse lunedì o martedì. Halina ancora non lo sa con certezza. Mercoledì qualcuno ha suonato alla porta della casa di famiglia in Ucraina, a Chernivtsi, una città che definiscono “la piccola Vienna sul fiume Prut” a una quarantina di chilometri dal confine con la Romania e a quasi 1700 da Piacenza: ha aperto la moglie di Andrii, qualcuno le ha consegnato una lettera in cui semplicemente si informava che il marito era morto in combattimento nel Donbass.

“Non si sa dove, il punto esatto – spiega la mamma Halina cercando di trattenere le lacrime – si sa solo che è morto combattendo. Mia nuora mi ha chiamato mercoledì pomeriggio per dirmelo. Io ora parto perché domani alle quattro c’è il funerale”.

Non sa Halina se riuscirà ad arrivare in tempo o se sarà come l’ultima volta che doveva vedere Andrii, nel 2019: “Sono arrivata e lui era partito un’ora prima per il fronte” ricorda in strada mentre cerca il furgone che la porterà al confine tra la Romania e l’Ucraina. Da lì qualcuno la condurrà a casa in tempo, almeno così spera lei.

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