Con il furgone fucsia porta cibo e farmaci in Ucraina e salva una donna e la figlia
16 Marzo 2022 08:58
Solitamente è il verde il colore associato alla speranza, ma quando avrete finito di leggere questo articolo inizierete a collegare la speranza, la solidarietà e l’altruismo al colore fucsia. Fucsia come il furgone che giovedì scorso è partito da Castel San Giovanni carico di aiuti umanitari con l’obiettivo di arrivare al confine ucraino per fare la sua parte nella grande catena della solidarietà formata nelle ultime settimane.
Alla guida del furgone – a dir poco sgargiante – Maurizio Bertolotti e l’amica di origine polacca Aga che ha fatto da interprete durante la trasferta e organizzato – grazie alla collaborazione degli zii Magda e Artur – l’alloggio a Boguchawalowice, piccolo villaggio nei pressi di Sosnowiec a 380 chilometri dalla frontiera. I due amici dopo aver riposato qualche ora dagli zii di Aga sono partiti per il confine ucraino verso la frontiera di Budomezh-Hrushiv dove hanno scaricato tutto il materiale raccolto grazie alle donazioni di residenti e attività commerciali di Castel San Giovanni. “Ringrazio tutte le persone che hanno sostenuto questa iniziativa e reso possibile un viaggio faticoso ma ricco di emozioni” le parole di Bertolotti.
La merce è stata consegnata a Mihail e Oleksii, due volontari ucraini contattati da Bertolotti grazie alla collaborazione di Yuri Donchenko, ucraino residente a Castello che, nel frattempo, è partito anche lui alla volta del confine ucraino per consegnare aiuti economici e portare in salvo donne e bambini in fuga dalla guerra. “Una volta consegnata la merce – spiega Bertolotti – in accordo con Mihail e Oleksii siamo ritornati in Polonia dove abbiamo fatto un ulteriore spesa di cibo e beni richiesti dai volontari”. Il furgone fucsia è stato riempito nuovamente grazie al fondamentale contributo del Comitato centro storico di Castel San Giovanni. “Grazie alla presidente Paola Morisi e ai commercianti del paese è stata organizzata una raccolta fondi – riporta Maurizio – e tutto il ricavato è stato trasferito in una carta prepagata che abbiamo utilizzato per fare la seconda spesa”.
Maurizio e Aga dopo aver consegnato gli aiuti umanitari all’associazione Ucraina dei volontari di Leopoli non si sono fermati e hanno viaggiato fino Krowica Sama, dove in un centro accoglienza allestito all’interno di una scuola hanno conosciuto Oksana (nome di fantasia) e sua figlia di 8 anni. Mamma e figlia sicuramente non scorderanno mai il furgone della speranza, colore fucsia, che le ha portate in salvo.
“Prima di arrivare in Italia – racconta Bertolotti – ci siamo fermati dagli zii di Aga che hanno regalato giochi e peluche alla bambina per cercare di rendere il più sereno possibile la situazione che stava vivendo sulla propria pelle”. Dopo aver mangiato e riposato il furgone fucsia è ripartito destinazione ostello della gioventù di Pieve Porto Morone che si è offerto disponibile per accoglierle.
Tornato in Italia, il furgone della speranza è pronto a ripartire di nuovo. “Stiamo promuovendo un’altra raccolta fondi in sinergia con Aeop, associazione europea organi di polizia e l’associazione sportiva Ivt Ving Tsun – afferma Bertolotti – appena sarà possibile ripartiremo verso l’Ucraina portando aiuti umanitari e cercando di aiutare altre persone in fuga dalla guerra”.
IL SERVIZIO DI MARCO VINCENTI:
LE FOTO DEL VIAGGIO:
PER PARTECIPARE ALLA RACCOLTA FONDI PROMOSSA DA LIBERTA’ E ANPAS:
SEDE DI PIACENZA DELLA CREDIT AGRICOLE ITALIA SPA;
IBAN: IT 44 I 06230 12601 000032388125
CAUSALE: PRO UCRAINA INIZIATIVA ANPAS LIBERTA’
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